Movimento Cinque Stelle Primo In Europa A Diffondere Notizie False E Propaganda Russa
I fondatori del Movimento Cinque Stelle gestiscono una rete di siti, alcuni ufficiali altri all’apparenza indipendenti, che diffondono notizie false in rete.
Un’inchiesta di BuzzFeed News ha trovato che i leader del partito Italiano anti-establishment, il Movimento Cinque Stelle (M5S), hanno costruito una diffusa rete di siti e di account social media che stanno diffondendo notizie false, teorie cospiratorie, e propaganda pro-Cremlino a milioni di persone.
Grazie al suo reach e ad un sofisticato sistema di distribuzione di propaganda, il M5S sta facendo dell’Italia un vero e proprio campo di battaglia in un’Europa già intensamente preoccupata dell’impatto delle notizie false e dell’influenza Russa sui processi democratici.
Questo sistema di diffusione include non solo il blog e gli account social media del partito stesso che hanno milioni di seguaci, ma anche una collezione di siti redditizi che si auto-descrivono “indipendenti” ma che in effetti sono controllati dalla leadership del partito. Questi siti ribadiscono incessantemente le linee di pensiero del M5S, spargono notizie false, e sfoggiano attacchi ai partiti politici di opposizione, in particolare contro il primo ministro Matteo Renzi. Uno di questi siti, TzeTze, vanta 1,2 milioni di seguaci su Facebook.
Con sgargianti lettere maiuscole, e frasi del tipo “LA VERITÀ CHE CI STANNO NASCONDENDO,” il blog del partito, TzeTze, e altri siti di questa rete effettuano “crossposting” tra gli account di dozzine di notizie false. Alcune di queste dichiarano che gli Stati Uniti stanno segretamente finanziando trafficanti che portano immigrati dal Nord Africa in Italia, e che Barack Obama vuole abbattere il regime siriano per creare instabilità nella regione cosicché la Cina non possa avere accesso al petrolio.
Spesso le origini delle notizie vengono attribuite a siti di propaganda Russa come Sputnik.La linea editorial del M5S è favorevole a Putin, mentre critica fortemente gli Stati Uniti e i leader Europei principali.
“Il martellamento è incessante. Ogni giorno, tutto il giorno,” un giornalista Italiano ha detto a BuzzFeed News.
Il partito M5S, fondato dall’ex-comico Beppe Grillo e dall’imprenditore web Gianroberto Casaleggio, ha cavalcato la stessa onda di rabbia nazionalista e anti-establishment che ha portato al voto Brexit nel Regno Unito, e a l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti.
Il M5S ha sorpreso tutta l’Europa quando ha ricevuto voti sia dalla sinistra che da destra garantendogli più di 100 seggi parlamentari nel 2013, l’ultima volta in cui gli Italiani sono stati chiamati a votare. Ora si serve della forza della propria infrastruttura propagandistica per tentare di sconfiggere riforme costituzionali sostenute dal governo che saranno votate in un referendum il 4 dicembre.
Nel caso in cui Renzi si dimettesse come ha già alluso di voler fare in caso della sconfitta della riforma costituzionale, il M5S potrebbe vincere le prossime elezioni.
Grillo ha paragonato il suo partito a Trump, e ha accolto la vittoria del repubblicano come un “gran Vaffanculo.”
Il suo blog è tra i più popolari in Italia, e BuzzFeed News ha trovato che i post sulla sua pagina Facebook — che ha quasi 2 milioni di seguaci — godono di un engagement, in media, comparabile uno dei più grandi giornali italiani, il Corriere della Sera.
La pagina Facebook ufficiale del M5S ha 900.000 seguaci, mentre i suoi più importanti parlamentari ne hanno centinaia di migliaia. Ci sono dozzine di pagine affiliate, di gruppilocali legati al M5S, e di fanclub dei membri del parlamento. Alcuno di questi account, come “W II M5S” (che ha 405.000 “mi piace”) e “Perché votare Movimento 5 Stelle” (che ha 21.000 “mi piace”), rilanciano quasi esclusivamente informazioni dalla rete di siti propria.
La leadership del partito controlla TzeTze ed un altro sito, anche questo teoricamente indipendente, La Cosa, che ha 125.000 “mi piace” sulla propria pagina Facebook. Nonostante fosse lanciato nel 2013 per trasmettere la campagna elettorale di Grillo in tempo reale e dichiarando di offrire una “visione sociale e politica unica,” insiste comunque di essere un sito di notizie. In passato ha reagito alla critica affermando che tutti i post vengono verificati per la loro affidabilità.
Analisi condotta da BuzzFeed News ha trovato che le informazioni maggiormente condivise da entrambi i siti negli ultimi 12 mesi sono stati link pro-M5S che attaccano il governo Renzi. Nonostante il reach diretto di La Cosa sia molto minore rispetto agli altri siti, il suo contenuto viene amplificato dal crossposting su TzeTze, sul blog di Grillo, e sugli altri account del partito.
Al centro di questa rete di blog e di siti interconnessi è Casaleggio Associati, la società tecnologica istituita dal co-fondatore del partito che è morto nel mese di aprile. L’azienda, che ora è presieduta dal figlio di Casaleggio, Davide, possiede e gestisce sia TzeTze e La Cosa, e il sito di salute, La Fucina, che oltre a condividere messaggi su cure miracolose, ha anche alimentato dibattiti anti-vaccino.
Inoltre, l’azienda è intimamente collegata al sito e al blog del M5S, e al blog personale di Grillo. Casaleggio ha sviluppato le varie tecnologie per la raccolta fondi del partito e quelle inerenti alle attività di democrazia diretta, le quali sono controllate dall’azienda e da una cerchia ristretta di parlamentari M5S tramite un’associazione senza scopo di lucro chiamata Rousseau, lanciata all’inizio di quest’anno. Tutti i parlamentari del partito sono tenuti a firmare un contratto in cui si esige che seguano la linea della leadership.
La complessità della struttura è illustrata dal blog di Grillo. Afferma che responsabile del trattamento dei dati é la Casaleggio Associati. Il sito principale e il blog M5S dichiarano che il copyright è di BeppeGrillo.it. I dati sono condivisi con Rousseau e Casaleggio Associati.
BuzzFeed News ha scoperto che il blog di Grillo, i siti web del partito, e i cosiddetti siti di notizie indipendenti condividono lo stesso indirizzo IP, così come ID Google Analytics e AdSense.
Un ex-dipendente del team di Google Ads ha paragonato la rete di siti M5S ai siti di notizie false pro-Trump e di essere stata lanciata, come ci rivela BuzzFeed News, da un unico paese della ex-Repubblica iugoslava di Macedonia.
“Il M5S parla molto di trasparenza, ma poi come parte del mio lavoro mi sono reso conto che questi stanno guadagnando molto da questa cosa,” ha detto. “Quando si cerca on-line non c’è trasparenza per quanto riguarda la rendita dei blog e dei siti. È tutto molto confuso. I dirigenti del partito stanno facendo soldi tramite un aggregatore di notizie false. È come se Trump possedesse i siti macedoni.”
Google ha rifiutato di commentare su siti specifici o sui messaggi pubblicitari. Tuttavia, la scorsa settimana, la società ha annunciato un’onda di nuove norme per dare un giro di vite alle notizie false e ai contenuti ingannevoli. Ha anche detto che limiterebbe la pubblicazione di annunci su pagine che travisano o nascondono informazioni sull’editore, sulla proprietà, o lo scopo primario del sito web. Google sta già lavorando per far applicare le nuove norme a livello globale, e sta studiando attivamente i siti web che sono stati segnalati.
Sulla sua pagina di Facebook, TzeTze non fa alcuna menzione della sua affiliazione al M5S, e sostiene invece di essere un editore indipendente che offre notizie segnalate dai suoi lettori in tempo reale.
Una delle sue fonti preferite è Sputnik, un sito web creato dal Cremlino per diffondere propaganda russa. Tzetze riproduce i titoli e copia direttamente la versione degli eventi mondiali dalla prospettiva del Cremlino su Sputnik.
Nell’agosto del 2015, per esempio, TzeTze ha pubblicato una storia dal titolo cospicuo “Stanno segretamente finanziando i trafficanti di migranti in Italia gli Stati Uniti?” Citando come fonte “i servizi di intelligence austriaca,” la storia ha affermato che a quanto pare Washington—tramite il Dipartimento di Stato e la Fondazione Soros—stava finanziando l’introduzione illegale di migranti dalla Libia in Italia.
Il post di Tzetze fa riferimento ad una storia pubblicata su Sputnik Italia che legava la crisi dei rifugiati ad una mossa strategica degli Stati Uniti anziché al disagio delle persone in fuga dalla guerra in Siria o altrove. Sputnik, a sua volta, aveva ripreso la storia da un blog di un ex-giornalista italiano il quale citava un sito di estrema destra. L’ex-giornalista, tra le altre cose, sostiene che l’11 settembre è stato un complotto interno, e le cui diatribe sono spesso raccolte e segnalate come dati di fatto sia da TzeTze che da Sputnik. Il titolo del blogpost originale era “Negri e contrabbandieri.”
Nonostante la sua origine dubbiosa, il post di TzeTze è stato condiviso più di 12.000 volte su Facebook ed è stato ripreso da altri siti.
Ma queste condivisioni sono minori rispetto ad esempio questo video pubblicato su Facebook da TzeTze a marzo di quest’anno che dichiarava: “Russia-Turchia-America-Europa-Italia, questa è tutta la verità che stiamo nascondendo. Leggere, condividere e informare tutti! Gli italiani devono sapere!”
Il video suggerisce l’esistenza di un complotto segreto globale guidato dagli Stati Uniti e dalla Turchia per impedire alla Russia di combattere l’ISIS. Secondo il video, la Turchia era intenzionata a vendere del petrolio all’ISIS, mentre i leader europei, in particolare la tedesca Angela Merkel, erano complici nel sostenere la Turchia per arrestare il flusso migratorio nei loro paesi. Finora, il video è stato visto 1,3 milioni di volte ed è stato condiviso 46.000 volte.
In un altro post dal titolo: “PERCHÉ OBAMA VUOLE LA TESTA DI ASSAD? ANCORA UNA VOLTA I MEDIA NASCONDONO LA VERITÀ,” TzeTze ha postato un link da La Cosache sosteneva che gli Stati Uniti volevano tenere la Cina alla larga dal petrolio nel Medio Oriente.
Il post di La Cosa ottenuto quasi 13.000 engagement su Facebook, ed è stato postatoanche da Grillo ottenendo altri 7.500 “mi piace” e 3.000 condivisioni.
Ma il principale bersaglio del M5S è Renzi. In un video pubblicato da Tzetze, Grillo ridicolizza il primo ministro che viaggia con una scorta di sicurezza a Bruxelles, nonostante sia un protocollo che si applica a tutti i leader dell’UE.
Link pubblicati recentemente su Facebook da Tzetze hanno descritto il PM come unimbarazzante commetitore di gaffe, un dittatore, un bugiardo, un usuraio, e un pappone.
In un altro post sul blog di Grillo che ha dato il via a una campagna hashtag #RenziNonContaNulla, il primo ministro è stato accusato di essere responsabile dell’alto numero di migranti in Italia da quando ha assunto l’incarico di premier. L’autore del messaggio è un deputato del M5S che ha scritto: “La Germania ha preso solo 20 immigrati! Quale solidarietà? L’Europa è solo interessata a vendere le armi.”
In realtà, considerando l’interezza della crisi dei rifugiati, la Germania ha accolto quasi 1 milione di richiedenti asilo solo lo scorso anno. L’affermazione del M5S è stata ancheriportata dal quotidiano La Stampa.
Un altro tema ricorrente del M5S è la rappresentazione di un’Italia in costante rivolta che manifesta contro il primo ministro.
In un post poi corretto da Grillo, il capo del M5S ha messo un nuovo titolo in lettere maiuscole: “UNA MAREA UMANA IN PIAZZA. LA GENTE NON NE PUÒ PIÙ…,” ma la foto che utilizza era di una piazza di Napoli dove stava parlando il Papa.
Il mese scorso un video dal canale mediatico Russo RT è stato condiviso ampiamente nella rete M5S. Il video sosteneva di mostrare migliaia di persone che protestavano contro il referendum, mentre in realtà queste persone stavano partecipando ad una manifestazione a favore del referendum. Il video è stato visto 1,5 milioni di volte.
Poi ci sono le teorie del complotto. In un post di Facebook che è poi stato cancellato, undeputato M5S ha affermato che il governo e i media si sono messi d’accordo per declassare l’intensità del terremoto che ha colpito l’Italia centrale all’inizio di quest’anno, al fine di ridurre il costo dei danni.
In un altro post sul blog del M5S, un documento creato dalla banca JP Morgan nel 2013 sul tipo di riforme di cui l’Europa avrebbe bisogno è stato usato come prova che le riforme costituzionali proposte dal governo sono state dettate dalla banca.
JP Morgan aveva aggiunto le riforme costituzionali a un elenco di questioni che i governi dell’Europa meridionale potrebbero prendere in considerazione. Questa storia è stata ripresa dal sito HackTheMatrix, che si occupa di complotti, dove è stato condiviso direttamente su Facebook altre 11.000 volte. Titoli recenti su questo particolare sito web includono: “Il pianeta Terra deve essere avvertito, afferma un astronauta prima di andare in coma.”
In un altro post, il deputato del M5S Manlio Di Stefano ha sostenuto che la NATO stava preparando un “assalto finale” alla Russia.
Uno degli aspetti più sorprendenti della copertura sui siti gestiti dalla leadership del M5S è stato il mutamento nel loro atteggiamento verso Vladimir Putin e la Russia, che sembra andare oltre la pubblicazione di affermazioni prive di fondamento da Sputnik, RT, e da altre fonti Cremlino-simpatizzanti.
Fino al 2014, la copertura del movimento è stata minima e per lo più critica. Il partito, e Grillo, hanno preso una posizione dura sull’atteggiamento regressivo della Russia nei confronti dei diritti LGBT e sulle restrizioni dei media e delle organizzazioni senza scopo di lucro.
Quando il presidente russo Putin ha visitato l’Italia nel novembre 2013, il M5S ha invitato il primo ministro italiano ad andare al Parlamento per dare spiegazione degli “oscuri rapporti del governo con lo Zar russo.”
Nel marzo 2014, i deputati M5S descrivevano gli eventi in Ucraina come un’invasione russa, attribuendo la passività dell’Italia e dell’Unione europea agli interessi di tutelare i propri accordi con Putin per il gas.
Solo pochi mesi dopo la posizione del partito sembra essere sostanzialmente cambiata. Unpost condiviso da Grillo alla fine del 2014 racconta la storia degli operai di una fabbrica salvato da Putin: “Cosa avrebbe potuto fare Renzie? Putin fa fatti. Renzie fa slogan” (l’errore ortografico del cognome del PM è intenzionale, e si riferisce a un meme che paragona Renzi a Fonzie dalla sitcom Happy Days).
Alcuni deputati M5S che siedono nella commissione parlamentare di affari esteri, tra cui Alessandro Di Battista e Di Stefano, hanno incontrato funzionari russi all’inizio di quest’anno. I deputati parlamentari del M5S hanno partecipato anche alla conferenza del partito di Putin, Russia Unita, lo scorso giugno, dove Di Stefano ha dichiarato che un colpo di stato avrebbe avuto luogo a Kiev, e che l’UE e gli Stati Uniti sarebbero stati coinvolti in una campagna di disinformazione e di interferenze.
Nel videoclip, Di Stefano ringrazia Sergei Zheleznyak, il vice presidente del parlamento russo per l’invito. Zheleznyak è sulla lista delle sanzioni UE. Nello stesso video, Di Stefano allude anche ad incontri a Roma con i funzionari russi.
BuzzFeed News ha chiesto a Di Stefano e Di Battista di fornire un elenco dei funzionari Russi che hanno incontrato. Nessuno dei due ha risposto.
Oltre a pubblicare messaggi pro-Russi e anti-NATO tramite le sue proprietà web, il M5S ha richiesto che le sanzioni vengano rimosse, ha accettato l’annessione della Crimea, e nel luglio 2015 ha posto una domanda parlamentare che chiedeva la normalizzazione delle relazioni con il dittatore siriano Bashar al-Assad. Il mese scorso il partito ha protestato contro l’uso di truppe italiane in un esercizio di addestramento della NATO nel Mar Baltico.
Una deputata M5S ha addirittura sostenuto in parlamento che era a conoscenza di fonti che provavano l’esistenza di campi di concentramento in Ucraina gestiti dal governo locale, nonché delle torture subite cittadini russi nel paese. Entrambe le affermazioni sono prive di fondamenta.
Ha inoltre affermato falsamente che vi erano prove di cannibalismo in Ucraina in base a una foto che aveva visto. In realtà, l’immagine citata è stata ripresa da un film. La deputata ha ritirato questa supposizione solo dopo che era stata ampiamente condivisa sui social media.
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BuzzFeed News ha messo insieme una lista di 12 domande per M5S e Casaleggio riguardanti la rete di siti che controlla, il ruolo del partito nella diffusione di notizie false e di propaganda pro-Russia, e il rapporto del partito con il Cremlino.
Casaleggio Associati ha detto che la policy dell’azienda era di non rispondere al tipo di domande poste da BuzzFeed News. Ha detto che tutte le accuse specifiche alla società erano inesatte, ma ha rifiutato di spiegare come. Un portavoce ha aggiunto che la società non aveva alcun rapporto con la Russia o con aziende russe.
Il M5S ha rifiutato di commentare. Un portavoce ha detto a BuzzFeed News che non sarebbe in grado di fornire “feedback” qualsiasi sulle domande fino a dopo il referendum di domenica.