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Autore: Linda Tommasi


 

Burger King e l’advisoring alternativo

Burger King e l’advisoring alternativo

Se pensiamo al cibo genuino ci vengono in mente prodotti
freschi, magari un frutto mangiato sotto l’albero o del latte appena munto.
Quest’idea non è quella che abbiamo del cibo dei fast food, spesso considerato
pieno di conservanti, aromi artificiali e coloranti. In questo contesto si
inserisce lo spot ‘’the moldy whopper’’ di Burger King il quale, durante un
video, mostra come i panini della nota catena ammuffiscono col passare dei
giorni, proprio come farebbe un cibo ‘’vero’’ e ‘’sano’’, come farebbe un frutto
colto dall’albero e lasciato su di una mensola.

Il video, diventato presto virale, mostra un hamburger su di
un piedistallo con uno sfondo nero che fa risaltare il panino e come, col
passare dei giorni, il cibo si riempia di muffe fino a diventare irriconoscibile.
Questo spot sarebbe la prova che gli ingredienti utilizzati per realizzare i
panini sono naturali e sembra un attacco diretto al principale competitor della
catena, mc Donald, accusato da sempre di usare talmente tanti conservanti che
il cibo, anche a distanza di mesi, non si rovina.

Riguardo l’immediato successo avuto dalla campagna
pubblicitaria, Fernando Machado, CEO della holding che controlla Burger King,
ha dichiarato ‘’ Penso che
funzioni così bene perché è come se stessi mostrando qualcosa che in teoria
dovrebbe essere negativo, ma lo stai mostrando in un modo davvero meraviglioso.
La realizzazione, la fotografia e il timelapse non sono stati facili da
realizzare per ottenere i 
risultati desiderati in termini di elevati standard di esecuzione. Quindi il tempo di 34 giorni
è sembrato quello giusto in base a tutti gli esercizi empirici che abbiamo
fatto per assicurarci che il risultato fosse sbalorditivo’’.


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