DA ZERO A UN MILIONE DI ACCESSI: STORIA DEL SUCCESSO DI UN GIOVANE PROGETTO DIGITALE, BASATO SU CONTENUTI DI VALORE E… SULLA PERSEVERANZA
Intervista a Claudio Fioretti, creatore e autore della pagina Maturansia
Claudio, in varie precedenti interviste, hai raccontato con entusiasmo il tuo progetto e come è nata l’idea di Maturansia. Mi piacerebbe approfondire: come sei riuscito ad arrivare da 0 a 50.000 follower già dopo pochi mesi dall’avvio dell’iniziativa, per poi arrivare ai numeri ancora più corposi, sia sulla pagina Instagram che sul Blog?
Con Maturansia, non siamo partiti esattamente da zero. Il nostro
percorso è iniziato lo scorso anno con una pagina che si chiamava “Maturità 2k19”, per cui il nome del
brand era già abbastanza diffuso. All’inizio dell’anno scolastico 2019-20 siamo
partiti come Maturità 2k20 ma in
seguito, per una questione meramente di branding,
ho deciso di utilizzare il nome Maturansia,
così da poter evitare di cambiare ogni anno il nome della pagina. Certamente,
ad averci aiutato nella crescita sono stati agli utenti dell’anno scorso e anche
il passaparola tra i ragazzi; ma il motivo per cui siamo cresciuti così in
fretta, credo che sia anche e soprattutto grazie ai contenuti che pubblichiamo
giornalmente ad esempio su Instagram, e che accompagnano i ragazzi dal primo all’ultimo
giorno di scuola, con
particolare attenzione anche a ciò che accade offline. Devo confessare di non
aver mai utilizzato automazioni, ho sempre voluto avere una pagina pulita,
ragionata, frequentata da persone che la seguissero realmente, riconoscendo
valore a quanto veniva pubblicato, e senza mai “giocare sporco”.
Avere un numero elevato di persone che ti seguono “solo sulla carta” ma che poi
non interagiscono, o magari che non sei capace di far spostare su un’altra
piattaforma (che nel nostro caso è il Blog) non ha davvero senso. Concludendo, direi
che la crescita è dovuta soprattutto ai contenuti di Instagram che per noi sono
dei contenuti di content discovery ovvero
dei contenuti grazie ai quali la gente “ci scopre”, scopre il nostro mondo. Oltre
questi, ci sono i contenuti long form
sul blog come appunti, news e consigli che ci permettono di consolidare il
rapporto con l’audience. Ed infine, ripeto, giocare pulito: questo ci ha sempre
ripagato.
Se dovessi dare un’indicazione preziosa per un tuo coetaneo che voglia lanciare un’iniziativa come la vostra, magari con un focus diverso, in quanto stimeresti la necessità finanziaria per lanciarla e per sostenerla nei primi mesi di attività? Le “buone idee” e l’impegno sono fondamentali, ma immagino che non siano sufficienti per avviare una community impegnativa come la vostra…
Quando ho aperto Maturità 2K19 stavo facendo una lezione
di analisi 1 all’Università, mi piaceva produrre dei meme, ed iniziò così,
senza pretese. Racconto questo aneddoto per dire che contrariamente a quanto si
possa immaginare al giorno d’oggi è possibile partire da zero, soprattutto nel
mondo dei Social media. È però fondamentale produrre contenuti scegliendo un
pubblico preciso, cercando una nicchia specifica alla quale rivolgersi. Credo
che noi non saremmo cresciuti così tanto se ci fossimo rivolti indistintamente
a tutti gli studenti. In definitiva,
a costo di sfatare un mito, confesso che sono partito davvero da zero, senza
particolari risorse. Poi, piano piano, le aziende hanno notato la crescita
della pagina e hanno iniziato a propormi collaborazioni. Così, ho iniziato a
pagarmi l’abbonamento a software per produrre meme in modo più professionale. Le
prime centinaia di euro le ho investite per aprire il Blog, che è servito per
consolidare quanto era stato fatto fino a quel momento, e via così.
Ho avuto modo di esplorare il vostro blog, e devo dire che è molto ben strutturato, sia come grafica che come funzionalità…
Ti ringrazio. Con il blog quest’anno abbiamo raggiunto il milione di accessi in solo 8 mesi, è stato un risultato che mai mi sarei aspettato di raggiungere così presto. Il Blog ci ha aiutato davvero in quanto è stato utile per diffondere contenuti più solidi e didattici, rispetto a quelli divertenti ed ironici diffusi su Instagram. Per rimanere sul tema finanziario, pagai il dominio per il blog soli 0.99 centesimi, un prezzo accessibile per chiunque. Per quanto riguarda l’hosting, siamo partiti con il piano base che ha un costo di circa 30 euro annui finché non è stato necessario effettuare un upgrade che ci permettesse di ospitare maggior traffico. Questo è successo il giorno dell’uscita delle materie per la maturità, nel quale abbiamo avuto una mole altissima di traffico, che ci ha addirittura mandato in crash il sito. Racconto di questo episodio per confermare che per partire ci vuole veramente poco: poi, per consolidare, basta reinvestire quello che si guadagna man mano.
Questo è certamente un anno particolare per le istituzioni scolastiche, e in particolar modo per i maturandi, per via dell’emergenza Covid-19: sarà una maturità diversa. Credi che questo abbia in qualche modo influito sul successo della tua pagina, e se si, perché?
Personalmente mi ha
destabilizzato in quanto avevo in mente una programmazione che prevedeva di informare
i ragazzi e supportarli con materiali per le diverse prove scritte. Per quanto
riguarda i ragazzi, se prima dell’emergenza Covid-19 erano un gruppo coeso che
ci seguiva con l’obbiettivo di superare l’esame di maturità, con l’emergenza
sanitaria si sono divisi tra chi era “pro” maturità e chi invece
sosteneva di avere delle buone ragioni per non farla. Noi in questo caso
abbiamo scelto di posizionarci come “la voce degli studenti”, quindi
abbiamo dato voce sia a chi affermava di voler concludere il percorso
scolastico con l’esame, sia a chi invece sosteneva di avere dei motivi validi
per rivalutare l’esame o addirittura non farlo. Devo confessare però che il
fatto di non aver preso una posizione netta ci ha fatto perdere parte di quel
pubblico che era fermamente deciso a non voler fare la maturità. Di questo
siamo dispiaciuti, perché crediamo che loro abbiano alcune motivazioni molto
valide, ma allo stesso tempo era giusto dar voce anche a chi effettivamente vuole
terminare il percorso di studi con il passaggio della maturità. Per quanto
riguarda la crescita della pagina invece, in numeri assoluti abbiamo continuato
a crescere, la nostra è stata una crescita costante e questo è dovuto anche,
come affermavo prima, ai contenuti di cronaca riportati sotto forma di meme,
che hanno sempre comunque una loro sostanza.
In questo momento così confuso sarà certamente cresciuta la necessità dei ragazzi di trovare un canale a loro dedicato che gli potesse dare le giuste informazioni ed aggiornarli sugli sviluppi inerenti l’esame finale…
Questo è vero. Ma noi abbiamo scelto di non dare mai informazioni prima di verificare accuratamente le fonti, in quanto è capitato anche da parte delle istituzioni di dare informazioni poco chiare. Abbiamo scelto di arrivare piuttosto con un paio d’ore di ritardo, ma trasmettendo solamente informazioni verificate e attendibili. Spesso in Direct arrivavano moltissimi Screen di foto di Circolari ministeriali che poi si rivelavano essere palesemente fake, e in questa situazione delicata abbiamo prestato una particolare attenzione verso la trasmissione di contenuti che volevamo fossero completamente attendibili.
Siete stati presenti, ma con l’attenzione di comunicare informazioni certificate con criterio e responsabilità. Requisito essenziale in questo particolare periodo storico. Lodevole comunque il vostro impegno nel voler informare i ragazzi in questo momento caratterizzato da grandi incertezze che si sommano ai timori e le ansie che caratterizzano il periodo in cui si affronta la maturità.
A livello tecnico diffondere
delle informazioni nei primi minuti potrebbe anche aiutare, perché a livello
del blog lato SEO o comunque posizionamento sui motori di ricerca, saremmo
potuti salire cavalcando l’onda. Ma a
me non interessa questo piuttosto mi interessa offrire valore genuino ed utile…
la crescita deve essere una conseguenza naturale di un lavoro ben fatto, e non
deve essere l’obbiettivo. Ho sempre
voluto posizionare l’informazione e l’utente al centro. Inoltre differenza di molte
altre pagine che hanno un seguito di centinaia di migliaia di follower, noi
abbiamo sempre risposto a tutti i numerosissimi
messaggi dei ragazzi anche nel caso ci venisse chiesto qualcosa a cui in prima
battuta non sapevamo come rispondere: era a quel punto nostra premura
informarci, per dare la migliore risposta possibile. Questo ha contribuito
molto nella crescita: dare valore ai nostri follower e alle loro richieste. La
gente spesso è stupita nel vedere una pagina con centomila persone rispondere a
ogni messaggio, ma questo per noi è un requisito essenziale: ci sono persone dietro
gli schermi, e quindi deve esserci un lato umano dietro la pagina.
Immagino tu non sia l’unica persona coinvolta nel progetto: quali sono le principali figure che lavorano in team a Maturansia, e quali sono i loro compiti?
Generalmente io uso sempre il
“noi” però in realtà a gestire i social media e il blog a livello dei
contenuti sono io, di persona. Oltre a me c’è un ragazzo, che è il collaboratore
che si occupa della programmazione per quanto riguarda il sito, e infine un
paio di ragazzi che occasionalmente scrivono articoli e contenuti per il Blog.
Quest’ultimo è un aspetto che vorrei davvero potenziare in quanto non vorrei
posizionarmi solo come “informazione scolastica” ma mi piacerebbe trattare il
target 18-19 aiutando i ragazzi anche su altri versanti, come l’educazione
alimentare o l’educazione finanziaria. In questo momento infatti sono molto
propenso a cercare ragazzi che abbiano competenza e voglia di scrivere di
questi contenuti e a cui appassioni l’idea di aiutare i ragazzi attraverso la
comunicazione online. Mi piacerebbe davvero ampliare il team e rafforzare
questo aspetto. Oltre alle figure che ti ho nominato c’è un ragazzo che mi
aiuta nel settore fiscale e legale.
Sulla piattaforma Instagram comunichi quotidianamente con i tuoi follower attraverso lo strumento dei Meme. Come mai questa precisa scelta?
Quando si va a scegliere un
target e ci si posiziona in un settore bisogna sempre capire come sono le
persone con la quale ci si rivolge. Io ho scelto i meme in quanto in questo
periodo questo stumento di comunicazione ritengo ci metta più in sintonia con i
ragazzi. Un meme può comunicarti qualsiasi cosa, e costruirlo è davvero
semplice: basta selezionare un argomento e cercare il template adatto per
quanto riguarda l’immagine. In questo modo riesci a richiamare l’attenzione in
modo davvero rapido ed efficace. Quindi il nostro schema è il seguente:
attiriamo l’attenzione dei ragazzi attraverso il meme e poi li spostiamo su di
un contenuto un po’ più serio e articolato, che trovano sul Blog. Credo che questa
sia esattamente la chiave: usare il metodo comunicativo più appropriato in base
al target alla quale ci si rivolge.
Quanto peso hanno avuto le partnership con le aziende sponsor nella costruzione del successo della pagina?
Sicuramente
hanno un peso rilevante nella fase iniziale, quando si parte da zero e si vuole
passare a uno step successivo, come creare un blog. All’inizio sei disposto
anche a “svendere” il progetto pur di crearti un portafoglio che possa servirti
per investire, ad esempio, in upgrade tecnologici. Successivamente, ho cercato
di essere sempre più selettivo, cercando di non accettare mai collaborazioni
che escano fuori la sfera dell’istruzione in senso stretto. Ho avuto anche
proposte con cifre molto alte per fare pubblicità con brand formalmente “fuori
target”, ma personalmente ho deciso di posizionarmi come punto di riferimento e
di essere trasparente evitando partnership di questo genere. Se invece si
riesce a strutturare una buona patnership con le aziende che sono affini con la
tua mission, come nel nostro caso – ad esempio – case editrici o blog che hanno
sempre come target gli studenti, questo aiuta anche relativamente ai contenuti
che di volta in volta si offrono ai ragazzi.
Ho avuto modo di dare uno sguardo all’altra vostra pagina, “Matricolansia”, già molto attiva, e con un alto numero di follower, che ha come target gli studenti al primo anno di Università. Il progetto è nato secondo lo stesso schema, o c’è qualcosa di particolare da aggiungere a riguardo?
Matricolansia in realtà è l’ex Maturità2k19. Dopo essere arrivati lo
scorso anno a raggiungere il 15% dei maturandi in Italia (eravamo circa 70.000!),
una volta conclusa la maturità c’erano due strade da seguire: o continuare con
quella pagina lì perdendo tutto il pubblico e cercare di intercettare e
acquisire i nuovi maturandi (con il rischio che si abbassasse l’engagement)
oppure cercare di “rimodellarla” andando a colpire quella che è la percentuale più
alta tra i maturandi, ossia quelli che andranno a frequentare l’università. Quindi,
possiamo dire che Matricolansia sia
il gradino successivo dopo Maturansia.
Ciò che auspichiamo è che gli utenti che noi curiamo durante il 5 anno, se si
sono trovati bene, in quanto è nostro obiettivo offrirgli sempre dei contenuti
di valore, saranno disposti a seguirci anche su Matricolansia dove troveranno contenuti universitari altrettanto
interessanti per loro. L’obiettivo però non è solo accompagnare quelli che si
dirigeranno nel percorso universitario: in realtà ci piacerebbe posizionarci
come “compagno di viaggio” dal primo giorno del quinto anno fino al post
diploma che può condurre verso la scelta dell’università ma non solo, anche
concorsi, o addirittura verso il mondo del lavoro.
Quindi il vostro obiettivo ora è quello di continuare a seguire di anno in anno con Maturansia il target dei maturandi, e poi una volta concluso il percorso scolastico “traghettare” i neodiplomati verso lo status di matricole, favorendo quindi il passaggio da una community all’altra?
Si. Dal momento che abbiamo
aggiunto una notorietà così alta con Maturansia,
certamente manterremo la pagina. Cercheremo sicuramente di spostare il target
universitario verso Matricolansia, e
acquisire nel contempo nuovo pubblico su Maturansia.
Quello che ci piacerebbe fare già dal prossimo anno con Maturansia è quello di offrire ai ragazzi gli strumenti per effettuare
una scelta consapevole nella delicata fase post diploma. Quest’anno siamo
ancora poco strutturati, ma già dal prossimo anno ci piacerebbe offrire degli
strumenti di valore per tutto quello che concerne la vita dopo la maturità.
Vorremmo offrire una panoramica completa ai ragazzi in quanto credo che questo
tutt’ora manchi in Italia. Io stesso mi sono trovato ad aver scelto una facoltà
a seguito del diploma in cui non mi sono ritrovato, comprendendo solo durante
il primo semestre, e quindi dopo aver pagato tasse e quant’altro, che non era
quello che volevo realmente fare nella mia vita.
Ciò che è evidente, è che sei riuscito, con il tuo staff, a creare una community molto attiva. Hai in mente di farne un business vero e proprio, proseguendo in questa attività a livello professionale, o hai in serbo altri e differenti progetti per il tuo futuro?
Quando ho iniziato il progetto
di Maturansia, sono partito da zero
non solo sul fronte economico, ma anche su quello delle conoscenze. Avevo una
buona base, sapevo pubblicare e creare un meme, ma non conoscevo tutto quello
che c’è da sapere mondo digital.
Negli ultimi anni ho iniziato quindi ad approfondire le mie conoscenze e a
implementare le mie competenze; a tal proposito, nel contesto italiano
nell’ultimo periodo sono nate molte community che offrono molto valore gratuito
a coloro che intendono imparare. Così ho iniziato a specializzarmi sempre più
nei social media, e a esplorare anche altri aspetti come quello del marketing.
In questo modo si riesce a sviluppare una serie di skill che possono potenzialmente aiutarti in futuro a sviluppare
altro. Principalmente, vorrei continuare con il progetto di Maturansia, perché tengo
molto a ciò che ho creato e all’idea di offrire quotidianamente contenuti di
valore agli studenti. Per me, il guadagno non è la prima scelta, ciò che mi
guida nella gestione di quest’attività è creare contenuti che possano essere
utili per i ragazzi. Poi se da questo deriva un guadagno, che deve essere una
conseguenza, sarà utile per poter andare ad ampliare sempre più il progetto e
il valore che potremmo offrire loro. A tal proposito abbiamo in cantiere di
investire in una mobile App che potrà essere disponibile già dal prossimo anno
e che possa essere utile a rendere maggiormente fruibile tutto il materiale che
offriamo, come ad esempio gli appunti.
Come potremmo riassumere la mission di Maturansia?
Il nome Maturansia potrebbe trarre in inganno perché si potrebbe pensare a qualcosa
che ti faccia pesare le giornate perché ti mette “ansia”. Invece
l’obbiettivo di Maturansia è proprio
il contrario, ovvero di sconfiggere l’ansia e cercare di arrivare all’esame con
una preparazione che ti permetta di vedere la maturità come una formalità, tale da certificare
competenze acquisite, e non come un incubo.
È proprio per questo che, ad esempio, andiamo ad offrire riassunti di tutte le
materie, consigli sul metodo di studio e quant’altro. L’obbiettivo è quello di
accompagnarli dall’ultimo giorno del quinto anno fino a quella che è la scelta
consapevole del loro futuro.
Cosa consiglieresti ad un ragazzo che come te desidera avviare un progetto sui social media?
La perseveranza, è
indispensabile, e aiuta molto. Io ho iniziato questo percorso assolutamente
senza pretese, e anche i primi follower mi stupivano parecchio: anche quando
eravamo solamente in mille, pubblicare i contenuti giornalmente, essere
costante, non abbandonare mai la pagina, ero certo che alla lunga mi avrebbe ripagato,
e così è stato. Ho pubblicato ogni giorno
da quando è stata aperta la pagina, sia che fosse Natale o altre festività. Confesso
che ho personalmente scelto di dedicare la maggior parte della mia giornata a
questo progetto, complice il fatto che avere il tuo business facilmente
accessibile a tutte le ore del giorno attraverso il telefono rende quasi
impossibile “staccare”. Non puoi scegliere di dedicarti a questa
attività solo in una certa fascia oraria e poi tenere scoperte tutte le altre;
ma se si ha passione per quello che si fa, non se ne sente troppo il peso. Quindi,
per concludere, a coloro che hanno il desiderio di costruire un progetto nel
mondo digitale dico che essere perseveranti è la chiave di tutto: credere
nell’idea, e soprattutto avere costanza, permette di raggiungere i risultati
che si desiderano, e Maturansia ne è
la prova.