1

Google e Baidu hanno svelato i propri ChatGpt

Google e Baidu hanno svelato i propri ChatGpt

Google e il suo rivale cinese Baidu hanno presentato a poche ore di distanza e in modo ufficiale i propri progetti di intelligenza artificiale conversazionale, qualcosa di paragonabile al fenomeno del momento ChatGpt di OpenAI. Il colosso californiano di stanza a Mountain View svelerà domani a Parigi in modo più approfondito l’AI chiamata Bard che è l’ultimo passo di un percorso iniziato due anni fa con la piattaforma di modello linguistico LaMDA (Language Model for Dialogue Applications): inizieranno da subito i test beta con un ristretto gruppo di utenti che potranno fornire i primi preziosi feedback. Baidu lancerà la propria i.a. a marzo col nome cinese di Wenxin Yiyan (Ernie Bot in inglese) basata a sua volta su modelli linguistici per la prima volta intravisti nel 2019 e per il momento utilizzati solo internamente.

Con un post sul blog ufficiale, il numero uno di Alphabet, Sundar Pichai ha presentato il progetto affermando che “Bard cerca di combinare l’ampiezza della conoscenza del mondo con le abilità, l’intelligenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici. Attinge informazioni dal web per fornire risposte fresche e di alta qualità“. Vengono forniti esempi che suggeriscono come Bard possa creare un testo informativo da sorgenti considerate fidate e aggiornate da Google, modulando la complessità del linguaggio a seconda di chi deve leggerlo e con tutte le possibili personalizzazioni già viste con ChatGpt. La speranza è che non si riscontrino anche tutte le lacune del progetto di OpenAI, da errori grossolani in matematica e logica fino a comportamenti discriminatori. Di sicuro Alphabet ha anticipato come si prenderà il tempo necessario per mettere a punto Bard senza affrettare troppo i tempi e diffondendolo solo quando sarà maturo e sotto controllo, con l’i.a. che sarà sempre più presente non solo nelle funzioni di chat, ma anche negli altri prodotti dell’ecosistema.

L’impropriamente detto Google cinese ovvero Baidu, ha seguito a ruota con Wenxin Yiyan o Ernie Bot, che si basa su modelli di linguaggio sviluppati sin dal 2019 e attualmente in fase di test interno. Sarà una AI a tutto tondo che non solo potrà produrre testi di vario tipo e complessità, ma anche generare immagini. Insomma, la stagione delle intelligenze artificiali è solo alla sua prima fase e diventerà sempre più diffusa in modo capillare, con tutti i grandi nomi del tech pronti a offrire i propri servizi.