Ericsson taglia le emissioni di Co2, obiettivo raggiunto con un anno di anticipo
La Ericsson ha raggiunto l’obiettivo quinquennale di riduzione delle emissioni con un anno di anticipo, un traguardo che fa da cornice alla pubblicazione del ventesimo Bilancio sociale e che testimonia l’impegno dell’azienda nelle attività commerciali responsabili, con un focus sui diritti umani e la lotta alla corruzione. “Il nostro impegno nella Sostenibilità copre tre grandi aree, dice Elaine Weidman-Grunewald, vicepresidente per l’area della Sostenibilità e della Corporate Responsability della Ericsson, l’accessibilità, l’energia e le ICT, le Tecnologie per l’Informazione e la Comunicazione e la responsabilità aziendale, tre aree di eguale importanza e di pari dignità. Siamo orgogliosi dei nostri risultati, continua la Weidman, dai target di riduzione delle emissioni raggiunti con un anno di anticipo, all’impegno per l’ampliamento della banda larga mobile che risponde ad una domanda crescente del mercato. Servizi offerti con soluzioni di efficienza e risparmio di energia, come nel caso della Psi-coverage che si avvale di sistemi radio a basso consumo per la trasmissione delle informazioni o della copertura di aree rurali”. “Il nostro obiettivo, aggiunge Elaine Weidman-Grunewald, è di ampliare la fruibilità della comunicazione, ridurre l’impatto ambientale, abbattendo le emissioni di Co2, gestendo un business responsabile che sia rispettoso dei valori. Per questo, continua, esercitiamo un controllo attento su tutta la filiera produttiva, i nostri fornitori devono attenersi ad un codice di autodisciplina il cui rispetto viene verificato da nostri revisori. Solo lo scorso anno il nostro audit ha compiuto ben 640 verifiche”. “Il nostro lavoro, continua Elaine Weidman-Grunewald, è sottoposto poi a due tipologie di valutazioni indipendenti, quella della PWC (acronimo di PricewaterhouseCoopers) che comprende anche gli indicatori globali GRI (Global Reporting Initiative) e della Intertech che esercita azioni di verifica e valutazione sulla sostenibilità delle nostre attività nei Paesi in cui operiamo. Relativamente poi all’indagine Eurobarometro, condotta su un campione di 39.000 abitanti del Pianeta circa la diminuzione di interesse, particolarmente in Europa, sulle tematiche di sostenibilità ed ambiente, Elaine Weidman-Grunewald afferma che, alla luce dei risultati espressi in questa 20esima relazione, “non si è registrato un calo di interesse nei confronti di questi temi e che anzi, come analizzato dalla loro ultima ricerca sul consumo, l’attenzione verso le tematiche della sostenibilità e della responsabilità sociale sono significativamente aumentate”.