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Autore: Chiara Giuzzetti
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Nasce Diligentia Ets per definire linee guida per la rendicontazione di Sostenibilità

Nasce Diligentia Ets per definire linee guida per la rendicontazione di Sostenibilità

Nasce Diligentia Ets con obiettivi chiari: dettagliare le linee guida per la rendicontazione di Sostenibilità. Ecco il battesimo, in questo articolo di Chiara Guizzetti, che fa parte del team.

Diligentia Ets è il bell’acronimo di Associazione Italici per la responsabilità d’impresa e sviluppo sostenibile.

Si tratta di una nuova realtà che ha a cuore la rendicontazione della Sostenibilità e per questo è stata costituita – attorno a una comunità molto attiva su Linkedin – lo scorso dicembre, con l’intenzione di promuovere azioni e progetti per aggregare imprese e professionisti che avvertono l’esigenza di agire, in modo concreto, per modificare il sentiero di sviluppo economico.

Tra i professionisti che la compongono ci sono consulenti, revisori, amministratori ed è massima l’apertura ad altre associazioni ed enti di accreditamento, tipo Accredia.

All’interno della neocostituita associazione sono nati diversi gruppi di progetto; di particolare interesse quelli dedicati al mondo degli Standard di rendicontazione del report di Sostenibilità.

A tale proposito, all’interno di Diligentia è stato creato l’Osservatorio sugli Standard di Sustainability Reporting, aperto alla partecipazione di Enti, Associazioni, accademici, imprese e professionisti, con l’obiettivo di lungo termine di seguire lo sviluppo e l’evoluzione degli standard di Sostenibilità, promuovendo inoltre a corretta applicazione degli stessi.

Le attività progettuali che hanno interessato l’Osservatorio, a oggi, sono state due: la prima, relativa all’analisi dei documenti pubblicati, in modalità draft exposure, rispettivamente dagli standard setter Issb ed Efrag, per arrivare alla definizione di standard di rendicontazione da applicare a livello europeo e internazionale.

La seconda, finalizzata alla definizione e alla redazione di una linea guida che possa essere un supporto per le attività di certificazione del rapporto di Sostenibilità.

Il primo progetto, di taglio operativo, ha quindi visto la raccolta di commenti e feedback da parte dei membri di una commissione tecnica, costituita all’interno dello stesso Osservatorio e l’invio formale di una lettera di commenti a Issb e a Efrag entro le scadenze previste dai due enti (rispettivamente il 29 luglio e l’8 agosto).

Il secondo progetto si propone di colmare un vuoto normativo relativo alle attività di certificazione del report di Sostenibilità da parte di soggetti terzi indipendenti (principalmente revisori contabili e organismi accreditati). In base a quale procedura o standard i soggetti identificati dalla Direttiva potranno svolgere il loro incarico? Quali sono i requisiti del processo? Quali gli output? Come si determinano i livelli di affidabilità (assurance levels)?

Queste sono le principali domande a cui il gruppo di progetto vuole rispondere, arrivando a elaborare una linea guida per la certificazione del rapporto di Sostenibilità; la linea guida sarà impostata con riferimento alla struttura dell’indice della norma Iso 17029 General Principles and requirements for validation and verification bodies e terrà conto anche dei requisiti della norma Iso 14016 Guidelines on the assurance of sustainability report.

“La Linea Guida per la certificazione di terza parte indipendente del rapporto di sostenibilità si propone di soddisfare uno dei requisiti della proposta di Direttiva sul rapporto societario di sostenibilità. Attualmente – sostiene Cesare Saccani, presidente di Diligentia Ets – non esiste in Italia (e in Europa) uno standard riconosciuto che definisca i principi e i criteri del processo di certificazione nonché i requisiti di competenza dei valutatori e i criteri dei soggetti che erogano il servizio di certificazione del rapporto. Diligentia intende colmare questo vuoto normativo coinvolgendo il più ampio numero di parti interessate“.

Da notare che la politica decisa dal consiglio direttivo è di limitare i soci individuali e di avere invece soci imprese; per le collaborazioni c’è apertura e crediamo che dipenda anche dalla tipologia di progetto.

La timeline di progetto prevede la definizione di un documento da portare all’approvazione del consiglio direttivo di Diligentia entro la fine di settembre, per poi organizzare, in ottobre, un webinar aperto per favorire la conoscenza e la divulgazione del documento.


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