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Risorse umane, la CSR come fattore anti crisi per la ripresa economica

Nonostante le incertezze dei mercati non frenano gli investimenti in responsabilità sociale d’impresaRoma, 22 nov. – (Adnkronos) – Valorizzare i giovani talenti, favorire l’incontro tra domanda e offerta e intervenire sul mercato del lavoro. Sono questi i temi sui quali istituzioni e mondo imprenditoriale devono intervenire per puntare alla ripresa economica. A tracciare il quadro all’Adnkronos è Giordano Fatali, il presidente della Hrc Academy, la prima business Community italiana dei direttori risorse umane, Hr manager e amministratori delegati delle maggiori aziende italiane e multinazionali, in occasione dell’incontro milanese promosso sui Trends del 2012 per: welfare, mercato del lavoro, green, human capital e corporate wellness.

Un’occasione per tirare le somme di questa crisi e proporre chiare e inedite vie d’uscita. Per ribadire in modo nuovo la necessità di un cambiamento oggettivo e culturale di mentalità e delineare l’identikit del lavoro del futuro più prossimo, quello che ci attende proprio dietro l’angolo. Su come e dove indirizzare il mondo del lavoro, per Fatali, ”è impossibile fare delle previsioni certe ma bisogna comunque dare degli indirizzi”.

Soprattutto in questa fase economica ”dove tutto dipende dall’andamento delle borse”. Nonostante le incertezze dei mercati non frenano gli investimenti in responsabilità sociale d’impresa: ”Le imprese sono sempre più impegnate sulla CSR” commenta Fatali anche perché ”l’impatto sociale è fondamentale nell’era 2.0, se negativo è in grado non solo di creare danni all’immagine ma anche di far chiudere delle aziende”. E’ vero che la crisi ha bloccato e ridotto gli investimenti a 360 gradi ma, per Fatali, ”quello della CSR è un settore che non cede e nonostante il rallentamento è pronto a ripartire”. In questa fase ”bisogna essere selettivi e le nostre aziende stanno concentrando gli investimenti sugli aspetti che contano, ossia le persone”. Per la ripresa ”bisogna ripartire dal capitale umano e dai giovani. Uno dei nostri progetti per il 2012 ha proprio l’obiettivo di valorizzare il talento dei giovani italiani. E’ vero che le aziende stanno tagliando ma non possono fare a meno dei talenti e dei giovani” (…)