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Teoria del ciarlatano: perché la rete peggiora il mondo

Questa teoria prende spunto da varie discussioni trovate su internet che ho cercato di riassumere in tre semplici punti.
Tutti noi, massa silenziosa, restiamo stupiti dal risalto che certi eventi hanno oggi preso piede in tutti i livelli della nostra società, dalle famose scie chimiche ai free vax, dai terrapiattisti ai fruttariani arrivando alla difficoltà delle piccole interazioni su problemi semplici. Tutti scienziati senza titolo e senza storia pronti però a fare delle loro idee una vera battaglia sociale.
Riassumo quindi di seguito il meglio che abbiamo trovato in rete su questa tematica chiamando il tutto
“Le 3 leggi fondamentali del ciarlatano”:
 

1a Legge del ciarlatano: Per battere un ciarlatano occorre un esperto

La rete sta peggiorando non migliorando l’informazione.
Il problema è che i “ciarlatani” a milioni hanno libero accesso a scrivere e leggere su internet.
Prima erano utenti passivi della televisione o dei giornali che garantivano una certa qualità, ora si formano e predicano nella rete.
Il problema non è facilmente risolvibile per il fattore economico, ovvero: per battere un ciarlatano occorre un esperto.
Per smentire un ciarlatano dovete chiamare un esperto. Il guaio è che il ciarlatano parla volontariamente e gratis. L’esperto invece costa.
Anche se aveste un esperto qualificato per ogni ciarlatano, la differenza di costo renderebbe più economico riempire la rete di stupidagini, di quanto non sia economico ripulirla con la verità.
Come se non bastasse il ciarlatano incompetente non accetta di essere smentito da una persona che reputa sua pari. No, lui vuole un esperto e se l’esperto smentisce poi si discute dell’esperto.
Il ciarlatano che sta ammorbando la rete sta salendo anche in modo anomalo di livello nella società e nella politica. Non accetta che una persona qualsiasi dica “è sbagliato è tutto falso”, lui pretende che si creino costosissime commissioni parlamentari, pretende i massimi esperti di aviazione, chimica, fisica, metereologia.
Questo è ovvio: lui (politico, new age, predicatore etc.), che si dedica alle stronzate 24 ore su 24, 7 giorni su 7(scusate il termine) può apparire in TV al semplice gettone di presenza, mentre un esperto, oltre ad essere più costoso, ha anche altro da fare nella vita. Per esempio, andare al lavoro.

2a Legge del ciarlatano: L’ onniscienza del ciarlatano.

Se un ciarlatano vi parla di scie chimiche, e voi tirate in ballo un esperto di aereonautica, lui ribatte con la percentuale di bario. E allora vi serve un esperto di misurazioni chimiche dell’atmosfera. Se anche voi faceste notare che per mettere tutto quel bario in tutta quell’atmosfera non basta la produzione mondiale di bario, loro tiraranno in ballo numeri che la moltiplicano per mille. E allora voi dovrete portare in campo un esperto di mineralogia e di mercato delle commodities. Ma appena questo sarà sputtanato, salterà di argomento e tirerà fuori il problema dei vaccini. Allora avrete bisogno di un immunologo, il quale vi dirà che i vaccini sono una delle più grandi scoperte mediche dello scorso secolo. Allora – sempre la stessa persona – tirerà in ballo le big pharma, e vi toccherà portare in campo un economista che dimostri il maggior guadagno delle farmaceutiche nel caso si scateni un’ epidemia rispetto al guadagno nell’evitarla.
Ma a parlare  tutte queste materie è sempre e solo UNA persona.
Questo significa che , mentre per essere smentito chiede SEMPRE il maggior esperto del mondo, il ciarlatano – senza essere esperto di nulla – spazia tranquillamente fra decine e decine di campi del sapere. Questo moltiplica a dismisura la quantità di costi che servono nel dibattito (Prima legge del ciarlatano).
L’asimmetria nei costi è evidente: avete bisogno di una intera squadra di esperti per discutere con un solo tizio che non è esperto in nessuno dei campi che cita. E lui salterà di palo in frasca di continuo, dalla fisica quantistica a medicina alla fisica atmosferica ai buchi neri alla neurologia, senza porsi alcun limite.

3a Legge del ciarlatano: La spinta interiore del ciarlatano

Mi chiedo spesso perchè tutto questo odio su internet? Perché le persone seguono teorie assurde in economia, sanità, scienza, politica e fomentino l’odio e l’ignoranza? Perché non fanno un minimo sforzo per vedere cose ovvie e accettare che la risposta più semplice è anche quella giusta? Semplice, perchè qualcosa nella loro vita non ha funzionato.
Si tratta di quelli che si definiscono “under achiever”, persone la cui esistenza non ha concluso niente. Persone infelici di un’esistenza che non ha sbocchi di soddisfazione, frustrante, povera, vuota.
Il motivo per il quale aderiscono a queste teorie, il motivo per il quale se ne fanno essi stessi portatori, è che se togliete il grande complotto, se togliete le multinazionali malvagie, se togliete gli alieni, le scie chimiche, il signoraggio, gli immigrati, le famiglie gay, l’euro, questi poveretti non possono più giustificare , prima di tutto con sè stessi, il proprio fallimento economico ed esistenziale.
Non possono giustificare la moglie fuggita con qualcuno se non con il complotto dei gay contro la famiglia, perchè è l’unica scusa che non dice “sei un uomo da poco”.
Non possono spiegare a sè stessi il proprio fallimento economico se non con il grande ordine mondiale del Bildberg o con l’invasione di immigrati o contro la Germania o contro l’Europa perchè altrimenti dovrebbero dire “perchè non so fare niente per cui qualcuno mi pagherebbe”.
La forza che li spinge a credere in queste cose è la necessità di non poter convivere col proprio fallimento.
La forza che li spinge a farsi apostoli di queste teorie è il desiderio di  fare in modo che gli altri credano alla stessa giustificazione che si danno loro.
Quindi non vi illudete: arriveranno sempre all’attacco.
Non si fermeranno mai. Niente spinge un uomo in avanti quanto un fallimento alle spalle. Esaurirete le energie molto prima di loro.