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Prima c’è stato il ‘riciclo’ degli asciugamani, ora la rinuncia alle pulizie (quotidiane). Gli hotel del Nord America fanno un altro passo verso l’”ospitalità sostenibile” con programmi come ‘Make a Green Choice‘, ‘Greener Stay‘ e ‘Green for Green‘, che tengono sempre in maggiore considerazione il rispetto dell’ambiente.

e strutture alberghiere di Stati Uniti e Canada che aderiscono alle iniziative, infatti, hanno deciso di premiare con incentivi, voucher e punti fedeltà i clienti che rinunciano alle pulizie in camera durante la loro permanenza. Un’ulteriore mossa verso una filosofia ‘verde’, dopo quella di riutilizzare gli asciugamani per tutto il soggiorno, invece di riceverne di puliti ogni giorno.

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In realtà tali programmi sono presenti nel settore da anni: Starwood ad esempio, che ora è parte del gruppo Marriott International, ha puntato su questa scelta ecologica già nel 2009. Tuttavia, come spiegano gli osservatori, la pratica si è  diffusa molto nell’ultimo periodo anche alle strutture di fascia media. “Potremmo essere arrivati all’inizio di un passaggio culturale che prende le distanze dalle pulizie come pratica quotidiana”, afferma al Washington Post Paul Bagdan, docente di gestione del turismo alla Johnson & Wales University: “Le persone stanno iniziando a dire ‘ok, non ne ho bisogno‘”.

Secondo Bagdan, incoraggiare gli ospiti a rinunciare alle pulizie giornaliere ha diversi vantaggi per gli hotel. Anzitutto consente di adottare misure rispettose dell’ambiente utilizzando meno acqua, elettricità e prodotti per la pulizia. Ma li aiuta anche a risparmiare sui costi della manodopera, e incoraggia gli ospiti a iscriversi a programmi a premi, che hanno un valore per le catene.

Nel colosso Marriott International, ad esempio, 23 dei 30 marchi del gruppo ora aderiscono al programma ‘Make a Green Choice‘. A seconda del marchio, gli ospiti ricevono tra i 250 e i 500 punti al giorno se rinunciano alle pulizie. Per il portavoce Jeff Flaherty in totale  – in Usa e Canada – sono oltre 2.800 hotel ad offrire tale opzione. “Il programma è cresciuto in popolarità nel corso degli anni e continuiamo a fare passi avanti, ad esempio con il lancio della scelta di piantare alberi in collaborazione con la Arbor Day Foundation”, sottolinea.

Se questi piani permettono di fare passi avanti nella protezione dell’ambiente, però, rischiano pure di avere effetti negativi sul fronte dei dipendenti degli alberghi. A segnalarlo è il sindacato Unite Here in un rapporto dove si afferma che il personale che si occupa delle pulizie ha perso ore di lavoro a causa di questi programmi. Inoltre, si evidenzia come le camere dei clienti che aderiscono alle iniziative ‘verdi’ sono molto più sporche di quelle pulite quotidianamente e richiedono più tempo e prodotti per essere sistemate. E si parla anche di una questione di sicurezza, visto che gli addetti alle pulizie sono i primi ad accorgersi di eventuali problemi. Timori a cui il Walt Disney World Resort della Florida, che ha introdotto il piano ‘Service Your Way’ negli ultimi due anni, risponde avvertendo gli ospiti che i lavoratori possono comunque entrare nelle stanze per questioni di “manutenzione, sicurezza o altro“, anche se loro decidono di rifiutare le pulizie.

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