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Autore:
Fondazione Pietro Pittini


 

PERCORSI SPERICOLATI: nuove sinergie per valorizzare le aree interne del Friuli Venezia Giulia

PERCORSI SPERICOLATI: nuove sinergie per valorizzare le aree interne del Friuli Venezia Giulia

Favorire uno scambio generativo tra realtà imprenditoriali innovative presenti nelle aree interne del Friuli-Venezia Giulia e un gruppo di giovani formati e pronti a sperimentarsi come “agenti di valorizzazione territoriale”. Questo l’obiettivo della seconda edizione del progetto “Percorsi spericolati” promosso dalla Fondazione Pietro Pittini insieme ai partner Meraki-desideri culturali, Rob de Matt e grazie al supporto della Coop. Sociale Cramars, di Avanzi e della Rete Rifai.

“La prima edizione del progetto” – sottolinea la Presidente della Fondazione, Marina Pittini ­– “ha coinvolto 22 giovani provenienti da 9 regioni italiane diverse, 10 imprese partner e ha offerto l’erogazione di oltre 90 ore di attività e formazione gratuita. La call di selezione che lanciamo oggi – continua Mairina Pittini, ricordando la data ultima per la ricezione delle domande, domenica 22 gennaio 2023 – intende selezionare un gruppo di giovani under 30 desiderosi di intraprendere insieme a noi questo ambizioso percorso: un’esplorazione collettiva attraverso la conoscenza di luoghi e attività imprenditoriali, culturali e di comunità, un tentativo di connessione tra generazioni, professionalità e scelte di vita”.

“Percorsi spericolati” nasce in risposta ad alcuni bisogni emersi dalla ricerca sugli imprenditori e sulle imprenditrici delle aree interne e della montagna friulana che la Fondazione ha commissionato nel 2020 al professor Giovanni Carrosio dell’Università degli Studi di Trieste e a Vanni Treu della Cooperativa Sociale Cramars di Tolmezzo (Udine).
L’indagine ha prodotto un censimento degli imprenditori resilienti di queste aree del Friuli, racchiuse a nord dalle Dolomiti Friulane, dalla Carnia, dal Canal del Ferro e a est dai monti delle Valli del Natisone, restituendo una fotografia dei bisogni e delle caratteristiche del vivere e lavorare in montagna, con tratti molto comuni alle altre Aree Interne nazionali individuate dalla Strategia Nazionale (SNAI).

“In linea con la missione della Fondazione di valorizzare realtà innovative e nuove forme di ri-attivazione dei territori al margine, come quelli mappati e di sostenere al contempo l’empowerment delle nuove generazioni” – conclude la Presidente Marina Pittini – “il progetto prevede un percorso di formazione multidisciplinare su alcune competenze chiave per imparare a promuovere e valorizzare le singole realtà e i territori. L’esplorazione continua con l’attivazione di processi di ascolto e poi di valorizzazione delle realtà imprenditoriali, artigianali e culturali locali per individuare risposte innovative ai loro bisogni e desideri emergenti”.

La call di selezione è rivolta ai giovani di tutta Italia, con età tra i 18 e i 30 anni circa, impegnati ancora negli studi o in cerca di lavoro, appassionati del mondo della montagna e delle aree interne, interessati ai temi della rigenerazione territoriale, con il desiderio di approfondire i linguaggi e le potenzialità dei social media e degli strumenti di comunicazione e racconto (comunicazione, storytelling, social media management, progettazione, service design, community engagement).

I PARTNER DEL PROGETTO

Fondazione Pietro Pittini
Si rivolge ai più giovani e fragili per fornire opportunità di emancipazione e di sviluppo del potenziale. In collaborazione con numerosi partner, propone un’ampia sfera di attività, mirate alla crescita educativa e lavorativa della persona, al supporto sociale e culturale.

Meraki-desideri culturali
Un’organizzazione di professioniste/i del settore culturale e dell’innovazione sociale con sede a Milano. Nello specifico si occupa di ricerca quali quantitativa, community engagement, storytelling e marketing culturale, monitoraggio e valutazione, capacity building e fundraising di progetti     .

Rob de Matt
Un’associazione di promozione sociale che sostiene l’inclusione sociale e lavorativa di persone con storie di marginalità e svantaggio. L’associazione ha dato vita nel 2017 a un bistrot inclusivo, nel cuore del quartiere Dergano a Milano, che negli anni è diventato uno spazio di comunità, generatore di opportunità sociali, culturali, lavorative, formative e aggregative.

Contribuiscono inoltre alla realizzazione del progetto:

Avanzi. Sostenibilità per Azioni
Una società indipendente che dal 1997 promuove il cambiamento per la sostenibilità attraverso l’innovazione sociale. Avanzi è un punto di riferimento per organizzazioni no profit, imprese ed enti pubblici che vogliono disegnare strategie, politiche e piani e a valutarne gli effetti sulla sostenibilità, agendo come facilitatore di processi di cambiamento e stimolando occasioni di dibattito e approfondimento culturale.

Cooperativa Sociale Cramars
Da oltre venti anni lavora in montagna, particolarmente attenta ai temi dello sviluppo locale, offre corsi e servizi volti ai bisogni della Carnia e luoghi limitrofi. La cooperativa fonda i propri progetti concertandoli di continuo con le aziende, interpretando le esigenze degli enti locali e valorizzando al massimo i potenziali degli utenti. È un ente accreditato per le attività formative.

Rete Rifai
Rete Italiana dei giovani Facilitatori delle Aree Interne. Si tratta di un gruppo di persone più o meno giovani distribuito lungo tutta la Penisola italiana che intende diventare il megafono delle esigenze, delle necessità, dei sogni e delle sfide dei giovani che vivono nelle aree marginali italiane.


Aggiornamento I:

PERCORSI SPERICOLATI: nuove sinergie per valorizzare le aree interne del Friuli Venezia Giulia

300 candidature da tutta Italia per partecipare alla II edizione del progetto promosso dalla Fondazione Pietro Pittini 

Trecento candidature per 28 “Percorsi spericolati”ideati dalla Fondazione Pietro Pittini per favorire uno scambio generativo tra realtà imprenditoriali innovative presenti nelle aree interne del Friuli-Venezia Giulia e un gruppo di giovani formati e pronti a sperimentarsi come “agenti di valorizzazione territoriale”.  Ha riscosso un grande successo la call di selezione del progetto, promosso dalla Fondazione insieme ai partner Meraki-desideri culturali, Rob de Matt e grazie al supporto della Coop. Sociale Cramars, di Avanzi e della Rete Rifai: le candidature sono giunte da tutte le regioni d’Italia, dalla Lombardia (oltre 40) alla Sicilia, dal Piemonte alla Calabria, dal Lazio al Friuli Venezia Giula (oltre 60), solo per citarne alcune. Tra i giovani, la maggioranza (62.5%) appartiene alla fascia d’età tra i 25 e i 30 anni, la gran parte sono in cerca di lavoro o stanno ancora studiando. Il 34,7% dei giovani è in possesso di una laurea triennale, il 27,4% di quella magistrale, e ci sono state candidature anche da parte di laureati in possesso di Master o dottorati di ricerca come pure di studenti diplomati (22,4%).

“Le tantissime candidature arrivate, anche grazie alle reti dei e delle partecipanti della prima edizione che hanno rilanciato e consigliato il percorso, sono sicuramente un segnale importante” – affermano Lucia Borso, Naima Comotti Teresa De Martinper Meraki-desideri culturali.

“L’iniziativa è importante perché porta nella montagna friulana giovani che provengono da tutta Italia ­– aggiunge Vanni Treu della Coop. Sociale Cramars – “dando loro l’opportunità di affiancare alcune aziende locali nei piani di comunicazione, in uno scambio reciproco. L’originalità di Percorsi Spericolati è proprio questa: connettere il margine con le realtà giovanili del resto d’Italia”.

“Far parte di Percorsi spericolati è una grande opportunità anche per la Rete Rifai” – sottolinea Aura Zanier – “non solo perché costituisce una preziosa occasione di formazione ma anche e soprattutto perché permette la creazione di legami tra i suoi giovani partecipanti e i territori da cui provengono”. “Nel raccoglie passioni, idee, immaginazione, convivialità, capacità e aspirazioni, Percorsi Spericolati rappresenta per Avanzi-Sostenibilità per azioni”  –  evidenzia Claudio Calvaresi – “una grande opportunità di collaborazione, atta a portare un contributo su come costruire un credibile progetto imprenditoriale in relazione con il territorio e le attese degli attori locali”.

“In linea con la missione della Fondazione Pietro Pittini di valorizzare realtà innovative e nuove forme di ri-attivazione dei territori al margine” – conclude la Presidente Marina Pittini – “il progetto prevede un percorso di formazione multidisciplinare su alcune competenze chiave per imparare a promuovere e valorizzare le singole realtà e i territori. A breve la Fondazione ufficializzerà il nome dei 28 selezionati e delle imprese partecipanti e presenterà il programma della II edizione”.

Aggiornamento II:

PERCORSI SPERICOLATI: AL VIA LA SETTIMANA RESIDENZIALE A VALBRUNA E AD ARTA TERME del progetto promosso dalla Fondazione Pietro Pittini

Al via la settimana residenziale della II edizione del progetto Percorsi spericolati, promosso dalla Fondazione Pietro Pittini per favorire uno scambio generativo tra realtà innovative presenti nelle aree interne del Friuli-Venezia Giulia e un gruppo di giovani formati e pronti a sperimentarsi come “agenti di valorizzazione territoriale”. 

Da domenica 12 marzo a sabato 18 marzo, il gruppo di 28 ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia (selezionati su 300 partecipanti al bando) si immergeranno nel mondo della montagna, attraverso un training residenziale a Valbruna e ad Arta Terme (UD) durante il quale, grazie al supporto di docenti ed esperti, verranno offerti momenti formativi gratuiti sui temi della comunicazione e storytelling, della progettazione, service design, fundraising e community engagement. Seguiranno matching con le realtà partner per svilupparne i progetti di valorizzazione nelle fasi successive e camp immersivo per andare alla scoperta delle realtà locali presso le rispettive sedi dove, con gli strumenti appresi durante il percorso, si faranno emergere potenzialità e bisogni.

Le candidature sono giunte da tutte le regioni d’Italia, dalla Lombardia (oltre 40) alla Sicilia, dal Piemonte alla Calabria, dal Lazio al Friuli Venezia Giula (oltre 60), solo per citarne alcune. Tra i giovani, la maggioranza (62.5%) appartiene alla fascia d’età tra i 25 e i 30 anni, la gran parte sono in cerca di lavoro o stanno ancora studiando. Il 34,7% dei giovani è in possesso di una laurea triennale, il 27,4% di quella magistrale, e ci sono state candidature anche da parte di laureati in possesso di Master o dottorati di ricerca come pure di studenti diplomati (22,4%).

“L’elevato numero di candidature ricevute per la nuova edizione di Percorsi Spericolati” –  dichiara Marina Pittini, Presidente della Fondazione Pietro Pittini –“sono un chiaro segno del crescente interesse che le nuove generazioni nutrono nei confronti delle aree interne e della rigenerazione dei territori al margine. Anche quest’anno abbiamo cercato di comporre un gruppo il più eterogeneo possibile per provenienza ed esperienze formative e professionali. Agenti di cambiamento motivati a creare un impatto positivo sul nostro territorio e in quelli di provenienza”.

Nell’ambito della settimana residenziale, la Fondazione Pietro Pittini organizza insieme ai partner del progetto Meraki-desideri culturali, Rob de Matt e grazie al supporto della Coop. Sociale Cramars, di Avanzi e della Rete Rifai anche alcune tavole rotonde con la partecipazione di importanti relatori, moderate da Nicolò Melli della Fondazione.
In particolare, lunedì 13 marzo, dalle ore 18.00, all’Hotel Saisera a Valbruna, alla tavola rotonda “Margine o centro: quale futuro per le aree interne del nostro Paese” parteciperanno Giovanni Carrosio (Università di Trieste), Claudio Calvaresi e Giovanni Pizzocchero (Avanzi sostenibilità per azioni), Alessia Zabatino (Forum Disuguaglianze e Diversità), Vanni Treu (Cooperativa Sociale Cramars di Tolmezzo).

Martedì 14 marzo, dalle ore 18.00, all’Hotel Saisera a Valbruna, la tavola rotonda sarà dedicata alla “Cooperazione e montagna: ricucire territori e comunità” con la partecipazione di Luigi Bobba, già Sottosegretario di Stato e Presidente della Fondazione Terzjus, su “Il ruolo della cooperazione sociale nei territori al margine: leva di rilancio dei territori e delle comunità? Come la Riforma ne sostiene la crescita?”. Parteciperanno anche rappresentanti di Legacoop FVG e Confcooperative FVG.


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