INDIGO FILM PRODURRA’ UNA DOCUSERIE SULL’INCREDIBILE CASO BIO-ON
Tredici anni di riprese esclusive e centinaia di ore di girato inedite raccolte da Vanni Gandolfo per raccontare l’incredibile storia di Bio-On: la startup che era destinata a diventare la nuova Apple delle bio-plastiche grazie al brevetto di una plastica interamente biodegradabile e di origine biologica aprendo la concreta possibilità di un mondo pulito, ma che è improvvisamente crollata dopo un attacco speculativo e un’inchiesta giudiziaria.
Indigo Film produrrà una docuserie sul caso BIO-ON creata e diretta da Vanni Gandolfo, scritta da Vanni Gandolfo e Vittorio Moroni.
Marco Astorri, emiliano doc, sogna di produrre una bio-plastica che si autodistrugge: sarebbe la salvezza per il nostro Pianeta. È un grafico pubblicitario audace e trascina nell’impresa il suo amico italo-francese Guy Cicognani. I due volano all’Università delle Hawaii di Honolulu dove trovano il materiale perfetto e portano la rivoluzione nelle campagne bolognesi, fondando Bio-On.Un regista, Vanni Gandolfo, accende la telecamera e per oltre tredici anni riprende l’incredibile storia di una start-up Made in Italy diventata improvvisamente un Unicorno in Borsa. Fino a quando scoppia lo scandalo: l’accusa è di aver creato un castello di carta e Marco Astorri viene fermato. Da lì inizia il caso giudiziario, tuttora in corso. In questi cinque anni è successo di tutto, compresa la rinascita di Bio-On. La verità però non è ancora emersa.
Partendo dal materiale inedito raccolto nei tredici anni in cui ha seguito tutta la vicenda, Vanni Gandolfo incontrerà i protagonisti di questa incredibile storia, a partire da Marco Astorri con cui Indigo Film ha un accordo di esclusiva.
Sono partito convinto di raccontare la nascita della start-up che avrebbe cambiato il pianeta, finché non sono stato costretto a fare una doccia fredda, perché qualcuno mi diceva che la realtà era diversa. Non ho fermato la telecamera e ho continuato a girare. Raccontare la realtà è un’impresa molto difficile, ma avere il privilegio di seguire una storia per un tempo così lungo è il sogno di ogni documentarista.
Vanni Gandolfo, autore e regista
Quello che mi ha affascinato immediatamente nella storia di Bio-On è che sembra fatta apposta per essere raccontata dal cinema. Quella di un uomo che prova a realizzare un grande sogno che di colpo va in frantumi. Sarà un processo a stabilire se il protagonista è un mostro o la vittima di una macchinazione? E’ un grande giallo che verrà raccontato con il linguaggio del documentario, dando voce a tutti i protagonisti e scandagliando tutti gli avvenimenti.
Nicola Giuliano, produttore Indigo Film
LA VICENDA DI BIO-ON IN POCHE RIGHE
2007- Viene fondata Bio-On. Tutto parte da un brevetto acquistato da Marco Astorri e Guy Cicognani volando all’università di Honolulu, nelle Hawaii. I due, che hanno da poco fondato una società, hanno un sogno: produrre plastica sostenibile perché interamente biodegradabile in breve tempo. Quel brevetto è l’inizio di Bio-On. Ora si tratta di trasformare il brevetto in un prodotto industriale.
2001- Vengono fatti i primi esperimenti con la plastica sostenibile progettata da Bio-On, replicando Miss Sissy, lampada iconica di Floss.
2014- Bio-On si quota nel listino AIM di Borsa Italiana e comincia la sua incredibile ascesa. Da 5 euro ad azione a 71 euro in soli 4 anni.
2018- Viene presentato il primo stabilimento al mondo in grado di produrre la bioplastica rivoluzionaria di Bio-On. Bio-On capitalizza 1.3 miliardi di euro.
Luglio 2019- Comincia il rapidissimo crollo, con la pubblicazione del report di Quintessential, un fondo attivista, che effettua indagini sulle società che mette nel mirino e le rende pubbliche, assumendo posizioni short (si va in short quando si prevede che il prezzo di mercato scenderà, quindi si prende in prestito l’asset sottostante per venderlo, poi lo si riacquista a un prezzo inferiore per restituirlo al datore del prestito). Il video di Grego viene pubblicato su youtube e in pochissimo tempo genera un’ondata di panic selling e la caduta rovinosa del titolo.
Ottobre 2019- Marco Astorri viene fermato, due mesi dopo l’azienda viene fatta fallire dall’amministratore giudiziario.
2020- Gli asset di Bio-On, “scatola vuota” secondo Quitessential, vengono valutati 96 milioni di euro.
Settembre 2022- Bio-On viene acquisita dal Gruppo MAIP, storico produttore di polimeri torinese, che la fa risorgere convinto della validità del progetto e dei brevetti. Maip annuncia che si avvarrà fin da subito della collaborazione e delle competenze del fondatore di Bio-On Marco Astorri, ancora sotto processo per la vicenda legata al crack dell’azienda.
Oggi- Il percorso giudiziario volto a scoprire la verità sulle accuse mosse da Quintessential è ancora in corso.