Quickload powered by Ogr: come agirà il primo acceleratore italiano dei videogiochi
“Potendo contare sul supporto di molte realtà presenti all’interno del gruppo Embracer, 34BigThings è il partner tecnologico ideale per un esperimento di accelerazione sul territorio italiano come quello proposto da Quickload powered by Ogr”: a parlare è Valerio Di Donato, amministratore delegato dello studio di sviluppo 34BigThings.
Quickload powered by Ogr Torino nasce dall’unione di realtà torinesi e internazionali per la creazione di un hub, centrale nel sistema Italia, per lo sviluppo e l’accelerazione di startup in ambito gaming. 34BigThings è stato scelto come partner tecnico grazie all’esperienza, all’attenzione al territorio e all’affaccio internazionale dell’azienda, che da poco è stata acquisita ed è entrata a fare parte del gruppo svedese Embracer, holding specializzata nella produzione e distribuzione di videogiochi.
Di Donato ci ha spiegato che “per il progetto, Microsoft ha garantito un investimento iniziale di 100mila dollari per le startup selezionate, cui andranno ad aggiungersi gli investimenti degli investor e publisher partner del programma, in base ai risultati raggiunti durante il percorso di accelerazione e l’evento finale”.
La parte centrale dell’acceleratore di imprese è l’approccio basato sul costruire, consolidare e compartimentalizzare la cultura aziendale prima di qualsiasi altro aspetto. Mentre il percorso tipico di accelerazione prevede la formazione su aspetti legali, finanziari e tecnologici come fulcro dell’esperienza, ci ha detto Di Donato: “Quickload powered by Ogr mette al centro le soft skill degli imprenditori e del team, lo sviluppo di una cultura aziendale che possa funzionare da motore, collante e motivazione per tutte le persone coinvolte, e su questo aggiunge le competenze tecniche necessarie a navigare correttamente l’industria del gaming internazionale”.
Chiusa la call del 20 settembre inizieranno i lavori: “Daremo qualche settimana ai giudici per selezionare i migliori team provenienti da tutta Europa e qualche altra settimana ai vincitori per accettare il contratto e trasferirsi a Torino. A quel punto inizierà un percorso formativo full-time, misto in presenza alle Ogr e online, che vedrà come mentori grandi nomi internazionali e nazionali, con un programma personalizzato sulle startup selezionate. L’impegno con i mentori continuerà a scendere lentamente per far spazio a esercizi mirati e lavoro sull’Mvp da presentare all’evento finale”.
Per come è strutturato Quickload powered by Ogr, si potrebbe pensare a una prova generale per la creazione futura di un hub permanente per lo sviluppo di videogiochi sul territorio italiano, ci ha detto Di Donato: “Il progetto è parte di un piano coraggioso e importante per il presente e il futuro dell’industria Italiana del gaming, ma non è mai stato pensato come un esperimento temporaneo. Quickload powered by Ogr nasce per diventare l’hub di riferimento per tutto il sud Europa”.
Quickload powered by Ogr è un primo, importante passo in un momento di forte evoluzione del mercato italiano che necessita di attrarre competenze e investimenti esteri sul nostro territorio: “Attrarre competenze e investimenti esteri è un punto strutturale per il futuro di questa industria. Credo che l’intero settore si stia muovendo in questa direzione, svecchiare l’immagine dell’industria italiana agli occhi del mondo e proporsi come il nuovo punto di caduta del vero made in Italy digitale”.
L’Italia dei videogiochi ha già ampiamente dimostrato che non ha problemi produttivi o qualitativi, rimane da dimostrare la capacità di crescita, di maturazione e di impatto globale, è la riflessione di Di Donato: “Sono questi i temi da affrontare nei prossimi anni e su cui il pieno supporto da parte delle istituzioni potrebbe concretizzarsi in un differenziale potente e importante”.