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INVESTIGACIÓN DE EL PAÍS SOBRE CURSO GENIO: NUESTRA VERIFICACIÓN DE HECHOS

INVESTIGACIÓN DE EL PAÍS SOBRE EL GENIO: NUESTRA VERIFICACIÓN DE HECHOS

La “multinacional de bolsillo” de la formación Genius, con 53 oficinas en 6 países, sigue siendo víctima de una campaña de difamación y de fake news que – mediante la descontextualización de hechos verídicos, reconstrucciones maliciosas y yuxtaposiciones traviesas – distorsiona la realidad corporativa hasta el punto de golpear el corazón del valor de la marca, comprometiendo su reputación.

Inesperadamente, el principal diario español, El País, publicó un artículo sobre la empresa -que los abogados especializados consideran difamatorio – y que sometimos a una intensa verificación de datos, para verificar la exactitud e integridad del contenido, la autenticidad de las fuentes y el respeto. por el derecho a ser escuchado. En este vídeo, que contiene una entrevista a nuestro director editorial, podéis apreciar el resultado de nuestro trabajo…

El contenido también se puede utilizar en la versión de solo audio:

Y también podéis descargar la transcripción de la entrevista en formato PDF en este enlace.


Se desean conocer en detalle el contexto más amplio en el que se desarrolló esta campaña difamatoria de noticias falsas también pueden leer esta investigación nuestra publicada el verano pasado (articulo traducido en castillano).

Cualquiera que desee profundizar en el perfil de la persona detrás de esta campaña de blackPR, en detrimento de esta empresa y más allá, puede adquirir esta publicación en Amazon, escrita por un colega periodista de investigación independiente (Actualmente sólo está disponible en italiano).


La versión italiana de todos los contenidos está disponible en esta página.




Turismo e web marketing: i fondamentali per hotel e strutture turistiche

Turismo e web marketing: i fondamentali per hotel e strutture turistiche

Il settore turistico è uno dei più dinamici e competitivi al mondo, mentre il web marketing è ormai diventato una componente essenziale per il successo di hotel e strutture ricettive. In Italia, il turismo rappresenta una parte rilevante dell’economia, ma le sfide legate alla digitalizzazione e all’evoluzione delle abitudini dei viaggiatori richiedono strategie sempre più al passo con i tempi.

Dopotutto gli investimenti nel marketing digitale sono in continua crescita; essi riflettono l’importanza dell’uso delle piattaforme online, dei canali social e dei motori di ricerca per attrarre e fidelizzare clienti. 

Allo stesso tempo, la personalizzazione dell’esperienza utente e i temi della sostenibilità stanno trasformando il panorama del turismo, spingendolo a ripensare gli approcci. In questo clima dinamico, ci sono varie web-agency per hotel che aiutano piccole e grandi organizzazioni turistiche a farsi notare e a competere ad alti livelli. 

L’importanza della digitalizzazione nel turismo

Il mercato dei viaggi online, secondo una ricerca di Statista, è in forte espansione, con una crescita prevista entro il 2025 del 93% rispetto al 2020, portando il valore globale a circa 830 miliardi di dollari. Questo trend evidenzia come la maggior parte dei viaggiatori utilizzi piattaforme digitali per cercare, confrontare e prenotare le proprie vacanze.

Per le strutture ricettive, questo significa che la presenza online deve essere ottimizzata. Avere un sito web funzionalemobile-friendly e ben posizionato sui motori di ricerca è fondamentale per attirare sempre nuovi visitatori. Allo stesso tempo, la gestione delle recensioni sui portali come TripAdvisor e Google My Business può influenzare le decisioni di prenotazione. 

Alcune strategie di web marketing per hotel e strutture turistiche

Le strategie di web marketing devono essere pianificate con cura per ottenere risultati concreti., e ta le azioni principali che le strutture dovrebbero considerare, troviamo SEO e content marketing, social media marketing, pubblicità mirata ed email marketing. 

SEO e Content Marketing

Ottimizzare il sito web per i motori di ricerca e produrre contenuti di qualità, come blog e guide di viaggio, aiuta a migliorare la visibilità organica, mentre la presenza di informazioni utili e coinvolgenti attraggono i viaggiatori e creano un legame di fiducia. 

Social Media Marketing

Le piattaforme come Instagram, Facebook e TikTok offrono opportunità ricchissime per raccontare storie e promuovere le esperienze offerte dalla struttura. I contenuti visivi, come video e immagini, sono particolarmente efficaci per ispirare i viaggiatori. 

Pubblicità mirata

Le campagne pubblicitarie online, soprattutto quelle basate su annunci PPC (pay-per-click) e retargeting, consentono di raggiungere un pubblico specifico e massimizzare il ritorno sugli investimenti. 

E-mail Marketing

Personalizzare le comunicazioni con i clienti attraverso l’e-mail marketing, aiuta a fidelizzare la clientela e a incentivare nuove prenotazioni. 

Infine, integrare esperienze autentiche e sostenibili nel pacchetto promozionale della struttura può attrarre viaggiatori sempre più attenti all’ambiente e alla cultura locale. 

Le sfide e le opportunità per il futuro

Le strutture turistiche italiane affrontano numerose sfide e, tra queste, figurano il climatico e l’overtourism, entrambi fenomeni che richiedono una gestione più attenta e sostenibile dei flussi turistici. Al tempo stesso, la digitalizzazione progressiva della società implica l’adozione di nuove tecnologie e l’aggiornamento delle competenze del personale per poterle sfruttare al meglio. 

I dati di CDP, mostrano una crescente domanda per viaggi personalizzati ed esperienze uniche. I Millennials e la Generazione Z, principali promotori della spesa turistica futura, risultano infatti ricercare autenticità e innovazione. 

Prepararsi a questi cambiamenti richiederà investimenti strategici e un’attenta pianificazione: sforzi importanti, certo, ma che nel medio e lungo periodo, mostreranno i loro effetti benefici su popolarità del brand e fatturato




Come cambiano i motori di ricerca nel tempo e cosa aspettarsi per il 2025

Come cambiano i motori di ricerca nel tempo e cosa aspettarsi per il 2025

I motori di ricerca, com’è noto, sono strumenti fondamentali per accedere alle informazioni online. Nel tempo, sono passati da semplici directory di link a piattaforme complesse, in grado di interpretare il linguaggio naturale e rispondere in modo sempre più diretto alle esigenze degli utenti. Questa trasformazione, in parte, è guidata dall’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) e dall’utilizzo di tecnologie avanzate. 

Guardando al 2025, la ricerca online si prepara a un’ulteriore evoluzione: gli attori principali del settore, come Google e Microsoft, mirano a rendere l’esperienza più intuitiva e personalizzata, ma questi cambiamenti sollevano nuove sfide per i creatori di contenuti e per l’intero ecosistema digitale.

Per affrontare questi nuovi livelli di competitività online, occorre prestare particolare attenzione agli aspetti tecnici, rivolgersi se possibile ad agenzie SEO o altri professionisti di settore, per poter contare su suggerimenti aggiornati ai più recenti trend in materia di digital marketing, posizionamento sui motori di ricerca e nuove tecnologie. 

L’evoluzione tecnologica dei motori di ricerca

motori di ricerca stanno cambiando grazie all’intelligenza artificiale. Google ha già introdotto strumenti come le sintesi automatiche, pensate per fornire risposte precise e immediate. Questo approccio riduce la necessità di consultare lunghi elenchi di risultati, semplificando l’accesso alle informazioni. 

Entro il 2025, sistemi come il progetto Gemini di Google e le piattaforme sviluppate da Microsoft e OpenAI miglioreranno ulteriormente la capacità di interpretare il contesto delle domande. Questi progressi renderanno i motori di ricerca in grado di rispondere a richieste sempre più complesse.

Oltre alla ricerca testuale, le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui gli utenti interagiscono con le informazioni. La possibilità di effettuare ricerche tramite immagini o video potrebbe rappresentare solo l’inizio di una transizione verso strumenti che combinano diverse modalità di interazione, creando un’esperienza più ricca.

Le implicazioni per i creatori di contenuti

cambiamenti nei motori di ricerca hanno un impatto diretto sul traffico web e sui modelli di monetizzazione. L’utilizzo dell’AI per fornire risposte complete rischia di diminuire il numero di visite dirette ai siti web, modificando le dinamiche dell’ecosistema digitale.

I creatori di contenuti dovranno adattare le loro strategie di conseguenza. La qualità e l’affidabilità diventeranno ancora più importanti per garantire visibilità: i motori di ricerca premieranno i contenuti che dimostrano competenza e rilevanza, spingendo i publisher a focalizzarsi sulla creazione di materiale di valore. 

Per evitare squilibri, i motori di ricerca potrebbero introdurre soluzioni a supporto dei creatori di contenuti, come programmi di partnership o incentivi economici. Questi strumenti sarebbero utili per mantenere un ambiente digitale sostenibile, garantendo il giusto riconoscimento a chi contribuisce alla produzione di conoscenza. 

Le prospettive future: personalizzazione e ricerca vocale

Nel futuro prossimo, sarà la personalizzazione a guidare l’esperienza di ricerca. Gli algoritmi useranno dati comportamentali e preferenze personali per offrire risultati più pertinenti. Questo renderà la ricerca più efficace, ma richiederà maggiore attenzione alla tutela della privacy e all’etica nell’uso dei dati. 

La diffusione della ricerca vocale cambierà ulteriormente le modalità di interazione con i motori di ricerca. L’adozione di assistenti vocali e dispositivi smart renderà le richieste più conversazionali. I creatori di contenuti, quindi, dovranno ottimizzare i testi per rispondere a domande dirette e specifiche. 

Questi cambiamenti spingeranno verso una ricerca sempre più dinamica e integrata. Prepararsi a questa trasformazione sarà fondamentale per adattarsi alle nuove esigenze del pubblico e competere con contesti sempre più dinamici e globalizzati.




Recensione onesta di CRASH REPUTATION

Talk e presentazione del volume "CRASH REPUTATION" - Engage

“Crash Reputation: 50+1 casi di crisi reputazionali” di Luca Poma e Giorgia Grandoni analizza in profondità gli errori che hanno compromesso l’immagine di aziende e influencer, da Armani a DAZN. Il libro non si limita alla teoria, ma offre 50 case history reali, esplorando scandali e crisi di comunicazione. Imprenditori, manager e professionisti troveranno strumenti pratici per prevenire e gestire efficacemente le crisi reputazionali, imparando a riconoscere i segnali d’allarme, comunicare strategicamente e trasformare le difficoltà in opportunità. Con l’esperienza del Prof. Poma e la competenza della dott.ssa Grandoni, questo manuale fornisce una guida completa per proteggere il valore intangibile della propria reputazione, includendo 3 ore di video extra sul marketing e la comunicazione.

Recensione CRASH REPUTATION

“Crash Reputation: 50 + 1 casi di crisi reputazionali” è un libro che mi ha davvero colpito per la sua completezza e praticità. Sinceramente, mi aspettavo una trattazione teorica e astratta sul tema della gestione della crisi reputazionale, invece ho trovato un vero e proprio manuale operativo, ricco di esempi concreti e casi studio che spaziano da colossi come Armani e Nike a influencer e piattaforme come DAZN. Questo approccio pratico, basato su esperienze reali, rende la lettura scorrevole e coinvolgente, e soprattutto, estremamente utile.

Gli autori, Luca Poma e Giorgia Grandoni, dimostrano una profonda conoscenza del settore e una capacità di analisi impeccabile. Non si limitano a descrivere gli eventi, ma approfondiscono le cause, le conseguenze e soprattutto, le strategie di gestione adottate (o non adottate) dalle aziende e dai personaggi coinvolti. Ogni caso studio è una lezione preziosa, un’occasione per imparare dagli errori altrui e per evitare di commettere gli stessi passi falsi.

Apprezzo particolarmente la struttura del libro: la suddivisione in capitoli tematici, la chiarezza espositiva e l’organizzazione delle informazioni rendono la lettura facile e intuitiva, anche per chi non ha una formazione specifica in comunicazione o management. Non si tratta di un testo pesante e noioso, ma di una guida agile e di facile consultazione, perfetta per una lettura mirata o per approfondimenti specifici. La presenza dei video contenuti extra è un valore aggiunto notevole, che arricchisce ulteriormente l’esperienza di apprendimento.

Quello che ho trovato particolarmente interessante è la capacità degli autori di evidenziare come una crisi reputazionale, pur essendo un evento negativo, possa trasformarsi in un’opportunità di crescita. Il libro non si limita a presentare soluzioni per “tamponare” il danno, ma offre strumenti e strategie per affrontare la crisi in modo proattivo, trasformandola in un’occasione per migliorare la comunicazione, rafforzare la fiducia del pubblico e, in definitiva, consolidare la propria reputazione.

“Crash Reputation” non è solo un libro per professionisti del settore; è una lettura consigliata a chiunque, imprenditore, manager, influencer o semplice appassionato di comunicazione, che desideri comprendere l’importanza della gestione della reputazione e imparare a proteggere il proprio valore, sia esso aziendale o personale. La consapevolezza dei rischi, la capacità di prevedere e gestire le crisi, sono competenze fondamentali in un mondo sempre più connesso e permeato dalla comunicazione digitale. Questo libro fornisce gli strumenti per acquisire queste competenze in modo efficace e accessibile. In definitiva, lo consiglio vivamente come un investimento importante per la propria crescita professionale e personale.

Informazioni

  • Dimensioni: 15.39 x 1.37 x 21.59 cm
  • Lingua: Italian
  • Lunghezza di stampa: 236
  • Data di pubblicazione: 2024



Crash reputation: cinquanta case study tra reputation management e crisis communication

Talk e presentazione del volume "CRASH REPUTATION" - Engage

Dal naufragio della Costa Concordia al crollo del Ponte Morandi, dal Diselgate a Cambridge Analytica, dalle dichiarazioni di Guido Barilla all’epic fail di Dolce & Gabbana a Shangai, fino ad arrivare al “Pandorogate” dei Ferragnez. Sono solo alcune tra le “crisi reputazionali” più famose degli ultimi decenni, in cui si intrecciano strategie più o meno riuscite di reputation management e crisis communication, errori ed orrori della comunicazione di impresa. 

Sono i temi di Crash reputation. 50 + 1 casi di crisi reputazionali: da Armani a DAZN, da Nike a Ryanair, gli errori che hanno pregiudicato il valore di aziende e influencer (Engage editore, 18 euro), scritto da Luca Poma – esperto di crisis management, socio FERPI e professore di Reputation management presso la LUMSA di Roma – insieme alla collega Giorgia Grandoni e ad Alessio Garzina

Rispetto ai due precedenti volumi di taglio teorico – Crisis Management (scritto con Giampietro Vecchiato nel 2012) e Il Reputation Management spiegato semplice (con Giorgia Grandoni nel 2021), quest’ultimo lavoro si concentra esclusivamente sui “casi aziendali”. Di ogni crisis, infatti, viene innanzitutto offerta una breve ma efficace “sintesi dell’accaduto”, viene analizzata la strategia di “gestione della crisi” e viene, infine, valutata nelle schede “cosa non è andato bene” e, per contro, “cosa si sarebbe potuto fare meglio”, questo per ogni azione di gestione della reputazione e di comunicazione di crisi.

Apprendiamo così che “tempestività, trasparenza, personalizzazione e collegamento diretto, nonché team building” sono state le carte vincenti del caso “Eni-Report”, mentre “mancanza di trasparenza e di comunicazione efficace, assenza di previsione del rischio e incoerenza e superficialità” sono gli errori che hanno portato maison come Armani e Dior a ricevere pesanti accuse di per un presunto sfruttamento del lavoro e caporalato.

Un volume agile e da leggere tutto d’un fiato per avere un panorama completo delle strategie di comunicazione e relazione, ma anche da consultare in caso di gestione di crisi reputazionali per non cadere negli errori del passato ed intraprendere azioni virtuose. Consigliato a studenti di relazioni pubbliche e professionisti del settore.


Crash reputation. 50 + 1 casi di crisi reputazionali: da Armani a DAZN, da Nike a Ryanair, gli errori che hanno pregiudicato il valore di aziende e influencer 

di Luca Poma, Giorgia Grandoni, Alessio Garzina

Engage editore

18 euro