Gli investimenti responsabili e sostenibili, i cosiddetti SRI, sono passati, negli ultimi anni, dall’essere un fenomeno marginale, quasi trascurabile, ad acquisire una rilevanza via via maggiore. Tuttavia, esistono ancora resistenze e perplessità da parte degli investitori, spesso motivate dalla scarsa conoscenza di questa categoria di prodotti finanziari, oltre che da convinzioni erronee e luoghi comuni.
Richard Essex, consulente finanziario dall’esperienza ventennale e autore del saggio Invest, Feel Good and Make a Difference, spiega perché non bisogna avere paura di investire in modo sostenibile, sfatando 8 miti tradizionalmente associati all’investimento socialmente responsabile.
Eccoli:
Ogni nuovo investimento responsabile fa la differenza, in quanto consente di far crescere il fenomeno: ad esempio, investendo nelle rinnovabili si offre una preziosa linfa all’intero settore, contribuendo a consolidarlo e portandolo ad imporsi all’attenzione di altri investitori, in modo da attrarre nuovi capitali e crescere ulteriormente.
2. L’investimento socialmente responsabile non determina un ritorno
L’investimento in fondi e iniziative sostenibili non è “a perdere”: al contrario, le aziende che rispettano determinati parametri sociali e ambientali non solo non sono meno floride delle altre ma hanno anche maggiori chance di crescere, sul lungo periodo, e di premiare i propri azionisti.
3. Il mercato non è sufficientemente maturo
Questa affermazione poteva valere qualche anno fa, ma oggi viene smentita dai fatti: l’investitore che sceglie di puntare sulla green economy si trova a poter scegliere tra numerose e variegate opzioni di investimento sostenibile, dalle tecnologie pulite alle rinnovabili, segno tangibile di un mercato in ascesa, sufficientemente ampio da poter soddisfare richieste diverse.
4. Non vedo in cosa sto investendo
A differenza di altri prodotti finanziari, i fondi di investimento sostenibile sono caratterizzati, per loro stessa natura, da una assoluta trasparenza: l’investitore deve sapere sin dall’inizio per quale iniziativa sta impegnando il proprio capitale e trovare risposte adeguate a qualsiasi domanda o perplessità.
5. Non mi fido dei modi in cui i miei investiment sono gestiti
Dopo gli eventi del 2008, gli investitori sono diventati sospettosi e hanno perso fiducia. Tuttavia, come per il punto precedente, la natura stessa di un investimento sostenibile e responsabile, il cui obiettivo non si limita al profitto, impone un’assoluta trasparenza: i gestori di fondi sostenibili ne sono consapevoli e generalmente portano avanti tutte le ricerche e gli approfondimenti necessari per garantire la bontà dell’investimento e costruire con l’investitore un rapporto di fiducia.
6. L’investimento socialmente responsabile non consente un’ampia distribuzione dei rischi
Quando si pianifica un portfolio di investimenti, il rischio va considerato sull’intero complesso delle azioni e non sui singoli casi. Per questo, è importante che il portfolio sia ben bilanciato e il rischio ben distribuito. Se in passato gli investimenti sostenibilie e responsabili offrivano una diversificazione esigua, oggi, con la crescita del mercato, permettono di investire in aziende e progetti molto distanti tra loro, con peculiarità proprie. Anche il rischio, pertanto, può essere distribuito e bilanciato in modo ottimale.
7. Ho paura di buttarmi al 100% in questo tipo di investimento
È rarissimo che un investitore concentri tutto il proprio capitale in fondi di investimento responsabili, anche perché questo tipo di mercato, pur essendo ampio, non riesce ancora a rispondere a tutte le esigenze di investimento. Pertanto, nessuno deve sentirsi in colpa se investe in modo sostenibile solo una parte del proprio capitale. L’importante è far crescere il settore, in modo da attrarre più capitali.
8. Vorrei lasciare un’impronta positiva con i miei investimenti, ma da solo mi sento impotente
Nel mondo degli investimenti reponsabili, non si è soli, ma parte di un movimento in crescita, che negli ultimi 20 anni ha mano a mano acquisito forza e consapevolezza. Per questo, ogni contributo, per quanto piccolo e, apparentemente, insignificante, è un tassello fondamentale.