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L’utilizzo di voci generate dall’AI per effettuare chiamate automatizzate è stato vietato negli Stati Uniti. La Federal Communications Commission (FCC) ha stabilito che è necessario ottenere il consenso del destinatario prima di utilizzare queste voci artificiali o preregistrate, salvo emergenze.

La decisione mira a contrastare le attività fraudolente e la diffusione di disinformazione attraverso tecniche di clonazione vocale basate sull’AI. Si tratta di un importante intervento a tutela dei consumatori, in un momento in cui le voci generate dall’intelligenza artificiale stanno diventando sempre più sofisticate e difficili da distinguere dall’originale.

Un fenomeno in crescita e preoccupante

La clonazione vocale tramite AI è una pratica che consiste nel replicare la voce di una persona reale, utilizzando algoritmi avanzati. Questa tecnologia può avere applicazioni positive, come la creazione di contenuti multimediali o la personalizzazione di assistenti virtuali. Tuttavia, può anche essere usata per scopi meno nobili, come l’inganno, la manipolazione o l’estorsione.

Negli ultimi tempi, sono emersi diversi casi di abuso di voci clonate dall’intelligenza artificiale. Ad esempio, a gennaio è stato scoperto che la voce di Michael, uno dei protagonisti del videogioco GTA 5, era stata copiata da un’AI senza il suo consenso. Un’azienda aveva clonato la sua voce per creare un servizio di chat online che sfruttava la sua popolarità.

Inoltre, alcuni elettori del New Hampshire hanno ricevuto una chiamata da una voce falsa di Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti, che li invitava a non votare alle primarie presidenziali dello Stato. Si trattava di una campagna di disinformazione orchestrata da due società texane, Life Corporation e Lingo Telecom, che sono ora sotto inchiesta.

Una nuova arma legale contro i truffatori

La sentenza della FCC chiarisce che la clonazione vocale tramite AI rientra nella categoria delle voci “artificiali o preregistrate” prevista dal Telephone Consumer Protection Act, una legge che regola le chiamate commerciali e telemarketing. Questo significa che chi chiama deve informare i destinatari della natura artificiale della voce e ottenere il loro permesso prima di proseguire la conversazione. In caso contrario, si espongono a sanzioni civili e penali.

La presidente della Federal Communications Commission, Jessica Rosenworcel, ha spiegato che la messa al bando delle chiamate automatizzate con voci generate dall’intelligenza artificiale ha l’obiettivo di tutelare consumatori e cittadini dagli abusi legati alla clonazione vocale. Rosenworcel ha precisato che la FCC proseguirà il monitoraggio di queste tecnologie emergenti, collaborando con altre agenzie governative per garantire sicurezza e privacy nelle comunicazioni.

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