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Un videogioco per aumentare la produttività. Amazon, secondo quanto riportato dal Washington Post, avrebbe installato in alcuni magazzini americano degli schermi sopra le postazioni dei dipendenti da cui è possibile vedere l’avanzamento del lavoro.

Come in un videogioco

Mentre gli addetti impacchettano oggetti o smistano pacchi sui rulli trasportatori, le loro azioni vengono tradotte sugli schermi in mattoncini che si accumulano per costruire un castello, in macchine che gareggiano all’interno di un circuito e così via. Vincere o perdere dipende dalla velocità con cui i magazzinieri portano a termine il loro lavoro e dalla quantità di prodotti che riescono a smistare nel minor tempo possibile.

I premi

Per il colosso dell’ecommerce lo sviluppo di questi videogame mira a rendere meno ripetitivo il lavoro dei magazzinieri, che vedono così trasformati i loro gesti nelle performance di gioco. Per chi vince le sfide digitali, sono previsti dei premi che possono essere riscossi in bottigliette d’acqua, magliette e altro merchandising Amazon.

Non solo Amazon

Anche in altre società come Uber o Lyft, oppure nelle aziende della cosiddetta gig economy che si occupano di food delivery, il fenomeno della gamification prende sempre più piede, mettendo i dipendenti in una sorta di competizione continua, sottoponendosi a livelli di stress molto alti. Amazon ha anche stretto accordi con il carcere Vallette di Torino e con quello di Rebibbia a Roma, al fine di impiegare i detenuti come dipendenti e magazzinieri in un percorso di reinserimento.

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