ROBERTO BURIONI, MEDICO: PERCHÉ IL SUO PERSONAL BRAND FUNZIONA

Roberto Burioni, medico del San Raffaele di Milano (qui la sua bio su Wikipedia), ha assunto gli onori della cronaca grazie al grande risalto che il suo profilo Facebook ha riscosso negli ultimi mesi, nel pieno della battaglia ideologica e legale sull’obbligatorietà dei vaccini.
Roberto Burioni ha contribuito in modo deciso alla sensibilizzazione di migliaia di persone sul tema e questo gli ha permesso di ottenere grande visibilità anche in televisione, sulla carta stampata, in radio e in libreria, con il suo libro “La congiura dei somari”.
Roberto Burioni è diventato un brand o, per meglio dire, un efficacissimo brand ambassador della causa che ha sposato.
Perché il personal brand di Roberto Burioni funziona? Perché non si tratta qui di discutere nel merito degli argomenti che tratta (Dio me ne scampi!) ma è un’evidenza basata sui numeri che il personal brand di Roberto Burioni abbia raggiunto altissimi livelli di notorietà, reputazione e ingaggio (319.777 fan della pagina Facebook alla data del presente post), tanto da essere stato premiato come “Personaggio rivelazione” agli ultimi Macchianera Awards di settembre 2017.
Infine, un’ultima considerazione fresca di cronaca. Molti pensavano che avrebbe accettato la proposta di Matteo Renzi di candidarsi nelle liste del PD. Io ho sempre sperato che ciò non accadesse, per il semplice fatto che avrebbe rovinato un posizionamento di brand così ben costruito.
La sua candidatura, infatti, avrebbe indebolito notevolmente la base del suo brand, quel «Roberto Burioni, medico» sul quale si fondano la sua reputazione e la sua azione.
In conclusione, Roberto Burioni dimostra come la forza di un singolo, con un forte personal brand, possa essere enormemente maggiore rispetto alla comunicazione di carattere istituzionale.Tags