Green Deal anche l’Europa verso sostenibilità e biodiversità
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Anche l’Europa ha dal 2019 il suo Green Deal, una tabella di marcia voluta per rendere sostenibile l’economia sull’intero territorio europeo.
Ora la Commissione Europea ha approvato due strategie volte, da un lato, a tutelare la biodiversità e, dall’altro, ad aumentare la sostenibilità dell’intera filiera agricola produttiva.
Azioni concrete che lavorando sinergicamente tra loro assicurino un futuro sostenibile.
La nuova strategia per la biodiversità è pensata per riportare la natura nella vita dei cittadini europei e parte dall’analisi delle principali cause della perdita di biodiversità, come l’uso insostenibile della superficie terrestre e del mare, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’inquinamento e le specie esotiche invasive.
Tra le azioni concrete al centro di questa strategia sulla biodiversità:
Tutte azioni che non solo porteranno un beneficio all’ecosistema ambientale europeo, ma anche al sistema economico, sia grazie a finanziamenti dell’Unione Europea sia grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro; il tutto sempre, però, in un’ottica sostenibile.
La strategia denominata «Dal produttore al consumatore» mira, invece, al raggiungimento di un sistema alimentare sostenibile, che salvaguardi la sicurezza alimentare, che promuova ed assicuri l’accesso a regimi alimentari sani e che, contestualmente si preoccupi dell’impatto ambientale e climatico.
Anche in questo caso molteplici sono le azioni concrete previste e tra queste:
Tutto ciò anche qui con il duplice obiettivo di migliorare il dialogo tra l’uomo e l’ecosistema e di trasformare nuovi processi sostenibili in fonti di reddito per l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura
Le due strategie, per la biodiversità e per la sostenibilità, sono quindi adottate e promosse dalla Commissione Europea per combattere l’impatto sul clima, gli incendi di boschi e foreste, l’incertezza alimentare e l’insorgenza di malattie, nonché favorire l’adozione di pratiche agricole e di allevamento sostenibili e sempre più bio e, infine, favorire la protezione delle specie selvatiche, contrastando il fenomeno del commercio illecito proprio di specie selvatiche.