I Ventisette Stati membri dell’Unione europea hanno approvato oggi il Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggi e la Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità. La decisione è stata adottata a livello di Ambasciatori nel Comitato dei Rappresentanti Permanenti Aggiunti presso l’Unione Europea (Coreper I). Si tratta dell’ultimo passo per l’adozione dei due provvedimenti dopo i negoziati con il Parlamento Europeo e sarà poi formalizzata da quest’ultimo e dai Ministri dei Ventisette.
La decisione segue a complessi negoziati in cui l’Italia ha svolto un ruolo cruciale fornendo un contributo di primo piano affinché si trovasse il giusto equilibrio tra obiettivi ambientali e competitività delle imprese e tra armonizzazione e valorizzazione delle esperienze nazionali di successo.
Dopo il decisivo passo di oggi, con l’accordo tra i Ventisette i testi approvati verranno adesso trasmessi al Parlamento europeo e quindi al Consiglio per l’adozione finale.
Il Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio accrescerà la sostenibilità del settore, promuovendo una maggiore riciclabilità degli imballaggi, nonché contribuirà a ridurre alcune barriere al funzionamento del mercato interno, introducendo norme comuni sull’etichettatura e sulla gestione dei rifiuti. Il provvedimento impegnerà inoltre gli Stati membri a ridurre i rifiuti, lasciando, come da noi auspicato, flessibilità agli Stati ed agli operatori nella scelta delle misure per raggiungere l’obiettivo, in particolare tra imballaggi riutilizzabili e quelli monouso riciclabili, laddove questi ultimi, come nel caso del settore della ristorazione, rappresentano ancora l’opzione che offre il risultato ambientalmente migliore e per la conservazione dei prodotti agricoli e alimentari. Gli emendamenti approvati incentivano tecnologie in cui stiamo investendo, come il riciclo chimico. Salvaguardano inoltre settori in cui le nostre aziende hanno accresciuto la riciclabilità degli imballaggi, in cui siamo all’avanguardia, come quello delle plastiche compostabili, o in cui esportiamo prodotti di eccellenza, come vini, spumanti, vermouth e distillati. Nella gestione dei rifiuti, libertà di scelta è concessa tra l’adozione del deposito cauzionale e il mantenimento di modelli virtuosi di raccolta separata, come quello italiano.
La Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità contribuirà ad assicurare che le catene di approvvigionamento delle principali imprese europee siano il più possibile rispettose dei diritti umani e della sostenibilità ambientale. L’Italia ha svolto un ruolo chiave nel raggiungimento di un testo equilibrato ed efficace, che concentra gli oneri sulle società di grandi dimensioni (oltre 1.000 dipendenti e 450 milioni di fatturato globale) meglio in grado di monitorare le proprie catene di approvvigionamento e di contribuire alla mitigazione degli effetti delle attività economiche sui cambiamenti climatici, nonché alla tutela dei diritti umani delle persone interessate dall’attività d’impresa.
I risultati raggiunti sono il frutto di uno sforzo corale di tutti gli attori del “sistema Italia.
“Abbiamo dimostrato che oggi a Bruxelles c’è un’Italia che non si arrende a soluzioni che penalizzano la nostra industria, ma che è capace di continuare a negoziare fino alla fine in maniera decisa, facendo valere la bontà dei propri argomenti, valorizzando le nostre eccellenze e riuscendo a modificare sostanzialmente il risultato finale”, dichiara il precedente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Il merito di questi successi va attribuito all’azione di impulso assicurata dai Ministeri coinvolti, in stretto coordinamento con Palazzo Chigi, all’attività negoziale condotta dai nostri rappresentanti diplomatici a Bruxelles, ma anche al cruciale lavoro di squadra svolto dai nostri europarlamentari, che hanno saputo travalicare gli schieramenti politici. In questo senso, un ringraziamento particolare va all’On. Massimiliano Salini e all’On. Patrizia Toia, che hanno svolto un lavoro decisivo durante il trilogo nella costruzione del consenso a sostegno delle posizioni nazionali sul dossier packaging. Abbiamo dimostrato come un’Italia coesa e determinata possa davvero spostare gli equilibri a Bruxelles e giocare un ruolo da protagonista”, conclude il presidente Meloni.