FBI impegnata ad investigare in una specie di ‘crime story’
Se non fosse che in gioco ci sono tanti posti di lavoro, importanti investimenti e soprattutto la credibilità di un Paese, la Repubblica Dominicana, quello che sta accadendo in una parte dell’isola caraibica parrebbe quasi una ‘crime story’ scritta da un abile regista.ù
urtroppo ci sono state anche sei morti per cause naturali di altrettanti cittadini americani in alberghi top sulle mitiche spiagge di Punta Cana.
L’attacco al turismo dominicano. Forse una regia?
I contenuti della ‘storia’ ci sono tutti : sei decessi, ufficialmente per cause naturali ma tutti di cittadini americani che avrebbero bevuto alcool in particolare nelle camere d’albergo e si sarebbero sentiti male fino a morire, il Presidente americano che minaccia di boicottare il paese a livello turistico, se non vengono risolte certe situazioni e l’FBI pronta ad investigare.
Nel frattempo trasmissioni televisive negli Stati Uniti allertano i cittadini americani sui potenziali rischi di vacanze sull’isola.
E il risultato di questo can can mediatico è una pioggia di disdette di americani spaventati da questa che è una vera e propria ‘crisis communication’.
Una crisi mediatica che ha sorpreso un po’ tutti nel paese, punta di diamante dei Caraibi per la qualità della sua accoglienza, dei suoi resort, delle sue spiagge , della sua gente , dei suoi famosi ‘all inclusive’e dei suoi pochi hotel super lusso non ‘all inclusive’.
E proprio dall’alto livello degli ‘all inclusive’ vale la pena di partire.
Molto spesso i turisti americani, e non solo quelli, vengono proprio per il piacere di godere appieno di mangiate e soprattutto di bevute 24 ore su 24. Insomma un ciclo continuo che, se non gestito con consapevole attenzione, può stroncare anche un elefante in buona salute.
Figuriamoci questo mix di alcool, cibo e magari di qualche medicina di vario tipo di cui non è necessaria la ricetta .
Quanti danni potrebbe fare un cocktail di questo genere su soggetti di mezza età magari non sostenuti da una salute da perfetto atleta?
Certo le eventuali autopsie delle povere persone decedute potranno fare chiarezza sulle cause che, al momento, sono indicate solo come naturali.
L’attacco al turismo dominicano. oltre 7 milioni di turisti ogni anno
Ma come mai tutti americani?
Magari si potrebbe pensare a qualche strategia terroristica (improbabile da queste parti), dietro questi fatti.
Una semplice considerazione che fa riflettere: i due alberghi sono visitati tutto l’anno da numeri impressionanti di turisti per la maggior parte americani. Di italiani, a 400 dollari a notte (più o meno), se ne trovano proprio pochi.
E poi il tema assicurazioni. Qualcosa da non sottovalutare.
Nessuno mette in dubbio il dolore vero e la correttezza delle famiglie toccate da questi tristi casi ma, in altre occasioni, fortunatamente di più lieve entità, i professionisti del reclamo/rimborso hanno lavorato spesso contro gli alberghi con considerevoli vantaggi.
Come diceva il nostro monumento politico Giulio Andreotti ‘ a pensar male si fa peccato ma, qualche volta ci si azzecca’.
Quest’anno sono previsti 7 milioni di turisti nell’isola caraibica.
Ogni anno sono sempre in crescita, arrivano, si divertono e tornano con il solo sogno di ritornare l’anno successivo.
Ed allora come non pensare ad un freddo regista dell’attacco mediatico. Chi potrebbe avere interesse a screditare un paese conosciuto nel mondo per le sue bellezze e per la sua accoglienza?
E qui la fantasia non si ferma.
Nessuno incolpa nessuno ma, ad esempio un malpensante potrebbe arrivare alle belle spiagge messicane che in questi anni hanno dovuto difendersi dalle accuse di pericolosità. O magari a qualche grosso tour operator che avrebbe più interesse a direzionare il florido mercato americano su altre destinazioni più redditizie. O ancora a qualcuno che vuol far pagare al Governo dominicano i recenti accordi con il ricco mercato cinese. E perché no in questo ventaglio allargato anche la meravigliosa e politicamente complicata Cuba. A questo proposito vale la pena ricordare che da poco l’isola di Castro deve sopportare oltre al ‘bloqueo’ economico pure un blocco delle navi da crociera americane. Causa l’aiuto al Venezuela di Maduro.
Tutto e di più.
Servirebbe un fine investigatore del calibro di Sherlock Holmes.
Per il momento si aspettano i risultati degli esami e del lavoro dell’FBI con il sincero dispiacere di tutti i domenicani che, è vero vivono di turismo, ma è anche vero che adorano chi sa apprezzare luoghi e costumi della loro terra.
Mentre invece quello che il Governo Dominicano di Danilo Medina dovrebbe fare, ma da subito, è cercare e lavorare con esperti di comunicazione che indichino una strategia per modificare i danni di immagine di questi accadimenti.
Le leggi della comunicazione sono semplici: per avere una bella immagine occorrono molti anni, per rovinarla bastano pochi mesi.