La notizia è di alcuni giorni fa: è nata la linea di birre Malnatt, il gusto del riscatto, un progetto che punta al reinserimento delle persone carcerate ed ex-carcerate nel mondo produttivo.
Si tratta di una serie di birre artigianali che prendono il nome dalla parola in dialetto milanese resa famosa dalla canzone ‘Ma mi’ di Strehler interpretata da Ornella Vanoni e poi da Enzo Jannacci, e che oggi ha perso il connotato negativo di un tempo.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra i tre istituti penitenziari milanesi di Bollate, Opera e San Vittore e un gruppo di imprenditori ed esercenti del territorio milanese, con il supporto del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e del Comune di Milano. Le tre varianti si chiamano Malnatt San Vittore, Malnatt Bollate e Malnatt Opera: tutte le birre sono artigianali agricole non pastorizzate né filtrate, ad alta fermentazione e a bassa gradazione alcolica (meno di 6°).
Le birre Malnatt (www.birramalnatt.it) sono in fase di distribuzione presso il canale horeca e moderno di Milano e hinterland. Il progetto prevede anche il merchandising con boccali e magliette che portano il logo. Ci saranno serate ed eventi, tra cui la cena finale del corso di cucina a cui hanno partecipato alcuni detenuti e in cui verranno servite le Malnatt.
Si parlerà di “carcere e riscatto” anche al Salone della CSR nell’evento “Ristretti orizzonti” il 2 ottobre 2019 a Milano in Università Bocconi.
http://www.csreinnovazionesociale.it/evento/ristretti-orizzonti-esperienze-dal-carcere/
Cosa c’è di nuovo
Restituire dignità sociale, fornendo un’occasione di riscatto a chi si è trovato a scontare una pena detentiva è il presupposto di questa iniziativa che coniuga l’azienda agricola al birrificio artigianale.
I detenuti ed ex detenuti hanno la possibilità di seguire un percorso di formazione e lavoro, prendendo parte a tutte le fasi di lavorazione, dalla coltivazione delle materie prime, alla produzione di Birre Agricole a km 0, fino alla distribuzione.