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Quali sono le 100 grandi aziende più sostenibili del mondo? Torna la consueta classifica stilata daCorporate Knights, la società di consulenza canadese specializzata in capitalismo sostenibile, che dal 2005, anno della sua fondazione, compie una analisi a livello mondiale su 4.000 imprese valutate rispetto a dodici indicatori.
E’ il Global 100 Index, che, tra gli indicatori, dà particolare rilievo alle politiche di attenzione versol’ambiente, le risorse umane, la politica delle retribuzioni, l’impegno del management per la sostenibilità, l’innovazione e la trasparenza. I risultati, presentati al World Economic Forum di Davos, vedono svettare in cima al podio la banca australiana Westpac Banking Corporation, con sede a Sydney, un fatturato annuo di 38 miliardi di dollari e oltre 36.000 dipendenti.

La Westpac Banking ha una lunga storia di leadership e innovazione nel campo della sostenibilità d’impresa: è stata la prima banca ad aderire alla sfida del governo per ridurre l’effetto serra e il primo istituto finanziario in Australia a creare un programma di donazioni per questo.
Al secondo posto c’è la società biotech statunitense Biogen Idec, e al terzo lafilandese Outotec OYJ, che fornisce tecnologie e servizi per le industrie di trasformazione dii metalli e minerali..
Chiudono la top ten, nell’ordine: il gigante petrolifero Statoil, Norvegia, Dassault Systemes, azienda francese specializzata nella profgettazione in 3D, la Neste Oil OYJ, Finladia, la Novo Nordisk, Danimarca, l’Adidas, Germania, l’Umicore , Belgio, e la Schneider Electric SA, Francia. In generale, è da segnalare la buona performance delle imprese statunitensi, che ottengono ben 18 posizioni su 100.Segue il Canada con 13 aziende, e Regno Unito e Francia, tutte e due con otto piazzamenti.
E l’Italia? Prima di trovare il nome di un’azienda del nostro Paese, bisogna scorrere fino allaposizione numero 91. È qui che è stata inserita Intesa San Paolo, unica impresa italiana presente in questa speciale classifica che punta a distinguere le grandi imprese che hanno sviluppato le migliori strategie per gestire rischi e opportunità in campo ambientale, sociale e di governance.
Alla base di questo importante riconoscimento vi è l’impegno di Intesa Sanpaolo nel campo della sostenibilità, che nel 2013 ha visto ulteriori e rilevanti conferme con l’inserimento del suo titolo, per il secondo anno consecutivo, nel CDP’s Italy 100 Climate Disclosure Leadership Index(CDLI), oltre che nel Dow Jones Sustainability Index e nell’indice FTSE4Good.
“La presenza di Intesa Sanpaolo nella classifica “Global 100” realizzata dalla prestigiosa rivista Corporate Knights – ha affermato il Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina – rappresenta un importante attestato della serietà del nostro impegno nei confronti dell’ambiente, delle risorse umane del Gruppo, dell’innovazione e della trasparenza. Nel nostro Gruppo il concetto di sostenibilità si applica alla totalità delle attività’ svolte: sostenibilità economica e reddituale di lungo periodo e, allo stesso tempo, sociale e ambientale. Accogliamo questo importante riconoscimento come sprone a continuare sulla strada intrapresa e a migliorare costantemente le nostre performance nel campo dello sviluppo sostenibile”.
Per consultare le classifiche complete clicca qui

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