Tesisquare, dall’alta tecnologia Made in Italy a “the ring”, il percorso verde per le riunioni itineranti all’aperto: ecco perché investire in sostenibilità conviene
Abbiamo intervistato Marco Trovesi, direttore delle Risorse Umane.
Abbiamo intervistato Marco Trovesi, direttore delle Risorse Umane.
TESISQUARE è stata fondata da Giuseppe Pacotto nel 1995 a Bra: oggi, è tra i principali provider di soluzioni tecnologiche per la Supply Chain in Italia, opera in 40 Paesi del mondo con 500 collaboratori e, nel 2022, ha raggiunto un fatturato di 45 milioni di euro, con una crescita costante negli anni. Supporta le aziende nel costruire ecosistemi digitali per la supply-chain, con l’obiettivo di massimizzare le performance in network aziendali estesi e complessi.
Marco, perché promuovere operazioni di welfare aziendale e di responsabilità sociale conviene anche sotto il profilo della creazione di valore?
Il mondo attuale – non solo generalmente quello in cui viviamo, ma anche quello del più ampio contesto produttivo nel quale siamo inseriti – è volatile, incerto, estremamente complesso ed ambiguo. Fronteggiare queste sfide con un approccio conservativo, predeterminato, fatto da variabili storiche ripetute, a nostro avviso non è vincente: dobbiamo essere pronti al rapido cambiamento, flessibili e innovativi. Gli strumenti di welfare (aggiornati ed ampliati per via delle spinte governative sul piano fiscale) sono un mix di leve che consentono di arricchire il rapporto tra colleghi e di impreziosire quello che si imposta con i nuovi candidati: le persone oggi non guardano solo a sé stesse, pur rimanendo il package contrattuale di primaria importanza, ma vogliono sentirsi parte di un progetto più ampio e con un senso importante, che non si esaurisca con il solo impegno produttivo dell’azienda. Per questo operare in una realtà che lavora non solo rispettando le persone (il primo punto della nostra carta dei valori) ma anche l’ambiente e il sistema sociale che la circonda rappresenta una opportunità aggiuntiva per attrarre e mantenere fidelizzate le migliori risorse umane.
La vostra CSR in cifre: quanto investite per migliorare direttamente o indirettamente l’ambiente e le persone?
La società ha stanziato, tra il 2022 e 2023, 1.700.000€ per supportare le proprie persone con una serie di incentivi economici quali i buoni carburante, i buoni pasto, i voucher di acquisto, il welfare ed aumenti in busta paga. Gli ultimi interventi, welfare ed aumenti, sono pari ad una mensilità aggiuntiva: “una quindicesima netta” per tutti i dipendenti. L’azienda dal 2011 è impegnata nella produzione di energia tramite l’impianto fotovoltaico ambientale che produce oltre il 70% del consumo totale aziendale. Ha investito all’incirca 800.000 euro installando nel 2022 un ulteriore nuovo impianto fotovoltaico a terra che aumenterà la auto produzione di energia. La struttura è inoltre dotata di un sistema di SOLARTUBE per agevolare l’utilizzo di luce naturale all’interno di alcune sale riunioni. Abbiamo colonnine di ricarica elettrica per le auto fruibili dai dipendenti (aperta anche agli esterni) con un investimento di circa 10.000 euro. È in corso anche la realizzazione di un Parco Verde e di un impianto di irrigazione alternativa. TESISQUARE si è concentrata sul corretto utilizzo dell’acqua anche piovana sviluppando un avanzato sistema di irrigazione delle aree verdi adiacenti alla sede di Cherasco (CN). Soluzioni tecnologiche innovative che aiutano a proteggere l’ambiente e salvaguardare le risorse idriche. Per questo progetto attualmente sono state impegnate risorse per circa 220.000 euro.
Cosa significa per voi “far crescere il talento”?
Siamo partiti da forme di sostegno per chi sceglie di intraprendere percorsi di studi universitari o di specializzazione: è una politica di supporto allo studio che concede permessi speciali per studiare, che vanno oltre le ore previste da CCNL, come anche premi monetari al conseguimento e ottenimento del titolo. Non si tratta dell’unica iniziativa aziendale, poiché internamente abbiamo strutturato ed avviato una Corporate Academy, con corsi di formazione per ogni profilo professionale. Alcuni di questi corsi sono tenuti dagli stessi colleghi in qualità di docenti per trasmettere la loro conoscenza: abbiamo visto che è un modo per motivare fortemente i colleghi. Altri corsi sono svolti con partner, per conseguire certificazioni valide per poter poi seguire progetti con clienti, e altri sono percorsi rivolti soprattutto al management per poter fornire strumenti per lo sviluppo delle persone e nella gestione dei collaboratori. L’ultima iniziativa che abbiamo messo in campo in tema formazione è stata quella di fornire a tutti i dipendenti una piattaforma di e-learning per l’apprendimento delle lingue, con la scelta tra 14 lingue disponibili, anche a supporto dell’internazionalizzazione della nostra stessa azienda.
Lavorare da casa ed essere produttivi, è possibile?
Sì, anche se non sempre e non in tutte le circostanze. Per una “multinazionale tascabile” come la nostra, il rapporto fiduciario è ancora così forte da colmare eventuali lacune di gestione nei processi produttivi. Questo fa sì che in smart working non si perda produttività, perché le persone sono mature e responsabili e tenendosi in contatto tra loro e con noi non creano situazioni di isolamento lavorativo (che sarebbe improduttivo). Di contro, non possiamo solo basarci su questo importante, ma intangibile asset. Pianifichiamo la performance a budget, con incremento di efficienza anno su anno condiviso con il management. In questo modello anche lo smart working deve contribuire al miglioramento della produttività, lo si scrive nei budget e si monitora nell’anno come procede. Preparandoci sempre meglio alla crescita che ci aspetta nel futuro, stiamo anche migliorando i nostri processi di pianificazione in modo che il lavoro da remoto possa funzionare bene non solo su base fiduciaria e su “sinapsi organizzative”, ma anche per chiari task ed obiettivi tracciati. Questo sarà fondamentale non solo per governare il lavoro ibrido, bensì anche per integrare al meglio il personale internazionale che è in rapida crescita.
HORTOBot: parliamone…
È “L’Orto a portata di mano”: si tratta di un’iniziativa che prevede la realizzazione di un orto aziendale presso un terreno messo a disposizione da TESISQUARE, realizzato dalla start-up HORTObot di Pont-Saint-Martin con la collaborazione, per la parte di costruzione, dell’azienda Meccanica97 di Sommariva Bosco e coordinato dalla Fondazione DIG421. Al progetto collaborano anche enti e università del territorio come il DISAFA di Torino e l’UNISG di Pollenzo. In questa prima fase il progetto coniuga sostenibilità ambientale, economica e welfare aziendale. Si basa sul concetto e sulla visione del Precision farming, ovvero l’utilizzo della tecnologia per una coltivazione più attenta e ottimizzata. È possibile, infatti, attraverso l’uso di sensori, telecamere e App misurare la distribuzione dell’irrigazione e le caratteristiche del suolo, o l’attacco di funghi o parassiti, ottimizzando così al meglio la coltivazione. Proprio in questi giorni si sta lavorando per avviare la seconda fase, riguardante l’implementazione sia della parte meccanica e di IoT che agronomica. Oltre alla valenza scientifica e sperimentale, il progetto prevede un modello di welfare che vede coinvolti i collaboratori di Tesisquare e le loro famiglie, che potranno raccogliere un prodotto finito a Km 0, bio, fresco e salutare. A settembre avverrà il taglio del nastro e ci sarà l’inaugurazione ufficiale.
Il vostro quartier generale è a Bra, città del gusto, ed amate (anche) lavorare all’aperto: fate sognare chi ci legge, raccontando cosa vedrebbe con i propri occhi se fosse li…
TESISQUARE e il Digital Innovation Gate 421 hanno progettato uno spazio lavorativo anche all’aperto, inclusivo e sostenibile, per favorire opportunità di interazione sociale. Fra le iniziative più apprezzate “The Ring”, un percorso di 1.350 metri che circonda la sede centrale: è una vera e propria “sala riunioni in cammino” dove i colleghi possono telefonare, parlare e analizzare tematiche lavorative camminando all’aria aperta. Tavoli di lavoro (per rispondere allo stimolo dell’immaginazione, sono tavolini in metallo “alla parigina”) all’aperto sotto l’ombra delle strutture innovative del campus centrale o sotto l’ombra delle piante consentono di spostarsi all’aperto per fare una call o una videoconferenza con colleghi di altre sedi o clienti. Non solo per lavorare, ma anche per mangiare e fare una pausa rigenerante. Il food-truck ospita, in una struttura fatta in cooperazione con la Rolfo SpA (leader in bisarche e bilici), una vera e propria cucina e bar per mangiare una insalata fresca o un panino genuino e bere un caffè. È possibile poi intrattenersi nella zona relax con sdraio su sabbia per riposarsi o proseguire le discussioni di lavoro. Crediamo fortemente nei riflessi tangibili sulla produttività che può avere un buon clima interno, e per questo abbiamo investito (e vogliamo continuare a investire) sul benessere delle nostre persone.
Come percepite voi stessi e il ruolo di un’azienda come la vostra nel complesso ecosistema che ci circonda?
Con un misto fra responsabilità e orgoglio. La responsabilità sociale di produrre qualcosa che non sia solo conto economico, importantissimo, ma anche sostenibilità nel tempo a livello di tessuto produttivo del nostro paese ed a livello sociale. Quello che l’azienda è capace di “dare” al territorio ed alla società in generale, noi lo vediamo come il “restituire” in base alle opportunità che ci sono state date di creare e far funzionare l’azienda. A questo si collega anche l’orgoglio per il territorio che molti di noi, di origine vicino alla sede centrale, hanno come sentimento culturale molto vivo e presente. Cerchiamo di portare lo stesso sentimento anche nelle altre sedi dove operiamo, sia in Italia che all’estero, con le dovute dimensioni di investimento e possibilità di azione, in base a dove siamo presenti e quante persone abbiamo con noi. Dare valore a noi stessi come azienda avrebbe un significato limitato, magari sotto il profilo dei parametri economici, ma non “a tutto tondo”. Dare invece anche valore al territorio dove si opera consente un riverbero di quei valori nel tempo. Di fatto, prendendoci cura di ciò che ci circonda stiamo creando l’ambiente ideale e fecondo per vivere il futuro e continuare a costruire valore anche per i nostri azionisti.
Il futuro di Tesisquare: alcune anticipazioni…
Stiamo lavorando per proseguire il processo di internazionalizzazione con valutazioni di potenziali acquisizioni che hanno lo scopo di consolidare la nostra presenza ed ampliare l’offerta di mercato in Francia, Spagna e Stati Uniti; in parallelo, non mancheranno importanti investimenti nelle nuove tecnologie per ottimizzare le nostre soluzioni all’interno dei nuovi trend di mercato come l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale.
In chiusura, una domanda (apparentemente) “leggera”: famiglia, hobby, sogni e desideri, pregi e difetti, e – infine – un grande successo e un fallimento significativo…
Marito di Laura, imprenditrice, papà di due bambini, Stefano di 9 anni e Marta di 7, entrambi alla scuola elementare a Torino, dai Padri Gesuiti, Marco Trovesi è appassionato di sport, praticante di bici e sci in ogni momento che non sia con la famiglia o sul lavoro. Ingegnere, con un approccio pragmatico e strutturato alla gestione delle persone, ovviamente pignolo come tutti gli ingegneri! Un successo (recente) è stata l’apertura di una società, poi controllata dal nostro stesso gruppo, in Albania, per ampliare e stabilizzare il mercato del lavoro così complesso oggigiorno nel campo IT; il fallimento, più antico, fu nel 2001, quando la bolla speculativa della new economy bloccò quasi “in sala parto” una start-up che rappresentava una community di interessi per sportivi (oggi in tanti modi Social floride e rigogliose). Ma da ogni sconfitta nascono opportunità: basta non demoralizzarsi e continuare a guardare avanti, portando a valore le esperienze.