L’ordine dell’amministratore delegato che blocca le sponsorizzazioni sulla fanpage della banca
UniCredit ha rotto ogni relazione commerciale con Facebook. “Abbiamo bloccato ogni interazione con Facebook perché non pensiamo che Facebook abbia un comportamento etico”, ha detto l’amministratore delegato Jean Pierre Mustier, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei conti semestrali. “UniCredit non usa Facebook per ordine del ceo”, ha scandito Mustier, sottolineando che l’istituto “prende molto sul serio l’etica del business” (Il Sole 24 Ore),
Per quanto riguarda i motivi, il ceo ha fatto chiaramente intendere che si riferiva allo scandalo Cambridge Analytica. Scrive Repubblica che ha spiegato in conferenza stampa che “Facebook aveva garantito che non avrebbe usato i dati degli utenti vendendoli ad altri e invece lo ha fatto”. Secondo quanto riferito dalla stessa banca, il manager ha bloccato ogni iniziativa di sviluppo commerciale tramite i canali del social network, una pratica che negli anni passati era stata usata soprattutto nelle controllate di Unicredit nei paesi dell’est per acquisire nuovi clienti o per aumentare il numero dei contatti. Con il suo arrivo, Mustier ha dato ordine che tali iniziativa venissero bloccate e non più replicate, per questioni etiche e di rispetto dei clienti. Rimane comunque aperto il canale Facebook di Unicredit, regolarmente aggiornato ma non sponsorizzato, e non è stato vietato l’uso del social network ai dipendenti.
Secondo il Corriere della Sera è dallo scorso marzo che la banca non ha più usato Facebook per campagne pubblicitarie o di marketing.
A Radiocor invece replica un portavoce di Facebook, che, stando a quanto riferisce Affari Italiani, avrebbe affermato che “gli inserzionisti sono interessati alle persone, e anche noi. Mentre alcuni di loro hanno sospeso gli annunci, molti altri hanno espresso il loro sostegno per le misure che stiamo prendendo per proteggere le informazioni delle persone. Prendiamo sul serio tutti i feedback: stiamo lavorando con i nostri partner per rendere le nostre piattaforme ancora piu’ sicure”.