L’azienda non potrà accedere ai 65 milioni di sterline con cui Londra finanzia i test sulle applicazioni pratiche della quinta generazione mobile. “Rischi per la sicurezza nazionale”
La Gran Bretagna mette Huawei fuori dai giochi nei progetti pilota sul 5G. Londra ha annunciato che il fornitore cinese non potrà accedere al fondo di 65 milioni di sterline messo a disposizione dal governo per realizzare una serie di progetti pilota sulla nuova generazione delle comunicazioni mobili e studiare come il 5G può aiutare le imprese e digitalizzare le comunità locali in tutto il paese.
Il programma è stato varato dal governo britannico lo scorso anno, con una dotazione di 35 milioni che ora è stata quasi raddoppiata. Londra ha invitato imprese e comuni a fare richiesta per accedere ai fondi e partecipare all’iniziativa che testerà i casi d’uso per la tecnologia 5G. Oggi però Londra ha chiarito che dai fondi sono esclusi i progetti che coinvolgono come fornitore la cinese Huawei.
“Nessuno dei progetti che vinceranno la gara e nessuno dei progetti futuri userà attrezzature da fornitori ad alto rischio”, ha affermato il ministero del digitale (Department of Digital, culture, media and sport).
Londra vuole la leadership digitale
I primi trial cui verranno assegnati i fondi sono: uno studio dell’utilizzo del 5G per monitorare l’ambiente nel North Yorkshire con l’obiettivo di sviluppare un sistema di allerta efficiente in caso di alluvioni; la verifica dell’utilità del 5G nelle ricerche e nei soccorsi in mare sulle coste del Dorset; e un test su come il 5G può aiutare la produzione dei veicoli elettrici in un progetto diretto da Ford and Vodafone.
Londra ha messo sul piatto un totale di 200 milioni di sterline da investire nei trial del 5G volti a testare gli utilizzi pratici della nuova tecnologia. Per esempio si studiano le applicazioni nell’agricoltura, nella connettività sui treni, nel collegamento delle zone rurali e più isolate e nella sanità.
“Siamo decisi a fare del Regno Unito un leader mondiale del 5G e a mantenere la promessa di migliorare la connettività per le persone e per le imprese in tutto il paese”, ha affermato Oliver Dowden, ministro al Digitale. “Questo include studiare come si possono creare nuovi posti di lavoro nelle campagne, rendere le imprese più produttive e stimolare ancora nuove idee nelle nostre industrie creative già all’avanguardia”.
Il “ban” sulle reti core costa alle telco Uk
Lo scorso mese il governo britannico ha definito Huawei un fornitore ad alto rischio per la sicurezza nazionale a causa della struttura proprietaria in cui è fortemente presente il governo di Pechino e ha imposto dei limiti all’utilizzo degli apparati di Huawei nelle reti 5G che vengono costruite in Gran Bretagna.
Huawei può partecipare alla realizzazione delle parti non-core delle nuove reti, come torri e antenne, ma con un tetto del 35% sull’impiego di prodotti del vendor cinese. Le attrezzature di Huawei sono invece bandite dalla parte core delle reti 5G, quelle che processano i dati, e dalle reti che servono sedi sensibili come i siti nucleari e le basi militari.
Le telco britanniche non sono soddisfatte delle nuove misure varate dal governo. BT, proprietaria dell’operatore mobile EE, ha detto che le costerà circa 500 milioni di sterline sostituire i prodotti Huawei dalla parte core delle sue reti con apparati alternativi nel corso dei prossimi cinque anni. Vodafone ha stimato un costo di circa 170 milioni di sterline (200 milioni di euro) per la compliance su tutta la rete 5G europea; in Uk la sua rete è già quasi completamente priva di attrezzature di Huawei nelle parti core.