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La Commissione Ue ha presentato oggi le sue linee guida programmatiche in materia di dati ed Intelligenza Artificiale. L’obiettivo è sfidare lo strapotere di Usa e Cina in questi ambiti con una “via europea” all’uso corretto, etico, delle tecnologie, che abbracci l’accesso ai dati, la regolazione dell’intelligenza artificiale e del riconoscimento facciale, e lo sviluppo di un mercato del tech made in Europe.

Le proposte sono state avanzate oggi da Margrethe Vestager, Thierry Breton, e Ursula von der Leyen.

Lettera aperta di Ursula Von Der Leyen

In una lettera aperta pubblicata oggi, la presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen ha definito lo scopo ultimo delle nuove regole: l’Europa vuole che le sue startup e le sue aziende tecnologiche siano in grado di sfidare Cina e Stati Uniti.

“Sono un’ottimista della tecnologia. Credo nella tecnologia come in una forza per il bene. L’Unione europeadeve essere capace di fare le sue scelte, basate sui propri valori, rispettando le proprie regole. Questo è quello che chiamo un‘Europa tecnologicamente sovrana“. Lo ha scritto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

“Sì alla sovranità tecnologica” 

“La mia convinzione che la tecnologia sia una forza per il bene – spiega ancora la numero uno della Ue – deriva dalla mia esperienza come studentessa di medicina. Ho imparato e visto in prima persona la sua capacità di cambiare i destini, salvare vite umane e rendere banale quello che una volta sarebbe stato un miracolo. La transizione digitale dell’Europa deve proteggere e responsabilizzare cittadini, imprese e società” nel segno di una “sovranità tecnologica”. Secondo la von der Leyen, “questo descrive la capacità che l’Europa deve avere per fare le proprie scelte, basandosi sui propri valori, rispettando le proprie regole. Questo è quello che contribuirà a rendere ottimisti tecnologici tutti noi”. 

Libro bianco sull’AI. ‘Norme obbligatorie sull’Intelligenza artificiale’ 

I sistemi di Intelligenza artificiale ad alto rischio, come il riconoscimento facciale, dovranno essere “trasparenti, tracciabili e garantire il controllo umano” in settori “sensibili” come “salute, polizia e trasporti”. Così scrive la Commissione Ue nel suo White Paper sull’AI presentato a Bruxelles, aggiungendo che “questi sistemi possono comportare rischi” e per questo è “essenziale costruire fiducia” con “regole chiare” per le applicazioni “ad alto rischio” che dovranno essere “conformi alle norme europee”.

Alto e basso rischio

Tutte le applicazioni di Intelligenza artificiale che arrivano sul mercato Ue “sono benvenute” ma dovranno conformarsi al quadro normativo europeo, avvertono a Bruxelles. Per i sistemi a basso rischio, la Commissione prevede un sistema volontario di etichettatura. La Commissione chiarisce inoltre che le autorità “dovrebbero essere in grado di testare e certificare i dati utilizzati dagli algoritmi” garantendo “il rispetto dei diritti fondamentali, in particolare la non discriminazione”. 

Riconoscimento facciale ad alto rischio

Il riconoscimento facciale è tra i sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio, “il suo uso è generalmente proibito” e ammesso “solo in casi eccezionali, debitamente giustificati e proporzionati, soggetti a garanzie e basati sul Diritto dell’Unione o nazionale”. Lo scrive la Commissione Ue nel suo ‘White Paper’. L’esecutivo Ue intende avviare “un ampio dibattito su quale eventuali circostanze potrebbero giustificare tali eccezioni”.

L’Europa non vuole che gli Usa registrino i dati di tutti

Come previsto, una delle proposte è incentrata sulla libera circolazione dei dati nel mercato unico digitale della Ue. L’obiettivo è creare questo mercato unico dei dati entro il 2030, in grado di coprire tutto: dalla sanità alla finanza ai dati sull’energia.

In na pubblica comunicazione, la Commissione ha espresso le sue preoccupazioni “sull’accumulo di ingenti quantità di dati” dai giganti del tech americani come FacebookAmazon e Google. La Commissione preannuncia ulteriore regolamentazione per diminuire il potere di queste aziende.

L’obiettivo di tutto ciò è promuovere la condivisione all’interno del mercato unico dei dati fra diversi paesi, aziende e fra autorità pubbliche.

Intelligenza Artificiale e riconoscimento facciale, come svilupparla nella Ue

Presentato inoltre oggi il libro bianco della Ue per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.

Attualmente, Usa e Cina sono avanti e dominano il mercato dell’Intelligenza Artificiale. In Europa mancano grandi campioni come FacebookGoogleAmazon o Apple o come le cinesi Baidu o Tencent. Per chiudere il gap con questi giganti l’Europa deve muoversi sul fronte degli investimenti.

Negli ultimi tre anni

Negli ultimi tre anni il finanziamento europeo nella ricerca in questo delicato ambito è aumentato del 70% fino a toccare gli 1,5 miliardi di euro, rispetto ai tre anni precedenti. Von Der Leyn scrive su Twitter che servono 20 miliardi di euro all’anno nei prossimi 10 anni per promuovere l’AI, mentre servono 4-6 miliardi sui dati e sul cloud nella Ue.

“Le autorità devono poter controllare i sistemi di intelligenza artificiale nello stesso modo in cui controllano cosmetici, auto o giocattoli”, ha detto la vicepresidente dell’esecutivo comunitario Margrethe Vestager. I sistemi di intelligenza artificiale devono essere “trasparenti”, “tracciabili” e “sotto il controllo umano”.

Aperto infine il dibattito sul corretto utilizzo del riconoscimento facciale in spazi pubblici, nel rispetto della privacy e dei principi del GDPR.  

Non più tardi di ieri il Ceo di Facebook Mark Zuckerbergè stato in visita ai vertici della Ue per proporre una sua particolare vision della regolazione del web, che tuttavia è stata prontamente rispedita al mittente.

‘La Strategia Europea sui Dati’. Scarica il documento in PDF

‘Il libro bianco sull’Intelligenza Artificiale’. Scarica il documento in PDF

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