Conti correnti “spiati” e crisis managament di Intesa San Paolo: alla ricerca dell’autenticità perduta
Cosa è successo Per i – pochissimi, immagino – che non avessero seguito la cronaca di questi giorni, la procura di Bari ha avviato...
Cosa è successo Per i – pochissimi, immagino – che non avessero seguito la cronaca di questi giorni, la procura di Bari ha avviato...
ESG, ormai in tutte le salse: investimenti ESG, rating ESG, policy ESG, e via discorrendo. La narrazione dominante è che le società che hanno posizioni migliori nelle classifiche sulla base delle metriche ESG (Environment, Social and Governance), otterranno già solo per questo migliori rendimenti per gli azionisti. È sempre così? L’ultimo scandalo in ordine di tempo pare smentire questa convinzione.
Quali sono i criteri a disposizione di un’organizzazione e dei suoi Stakeholder per scegliere un’asserzione etica in grado di fornire informazioni accurate, credibili e affidabili su tutti gli aspetti non-finanziari e soddisfi l’esigenza di fornire indicazioni sul livello di performance, in particolare il livello di esposizione a rischi attuali o potenziali che possono risultare in impatti avversi futuri?
Ne parliamo oggi con Aniello Milano, consulente finanziario e patrimoniale nel settore da oltre 20 anni, che con la Sua Newsletter tiene informati gli utenti anche sui temi legati agli investimenti “green”.