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Quanti di noi, investendo in fondi bancari e assicurativi, si sono chiesti dove vanno a finire i nostri soldi? Da alcuni anni sta prendendo piede, anche in Italia, una nuova attenzione per gli investimenti finanziari, sia sulla scia di una incertezza diffusa riguardo alla sicurezza dei risparmi, che a seguito di una crescente attenzione riguardo ai temi ambientali e sociali.Il tema è stato affrontato e diffuso in Italia soprattutto da Banca Etica, che inspira “tutta la sua attività, sia operativa che culturale, ai fini della Finanza Etica: trasparenza, diritto di accesso al credito, efficienza e attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche”. Quello che fino a poco tempo fa era un argomento per pochi, sta lentamente prendendo piede anche in altre realtà bancarie e assicurative.
“Le imprese più attente alla sostenibilità incrociano le preferenze di quella quota di consumatori, sempre più vasta, che vota con il portafoglio” – spiega Leonardo Becchetti, ordinario dell’Università di Roma Tor Vergata in occasione del Forum per la Finanza Sostenibile, organizzato a Roma a conclusione della Settimana della Settimana Italiana dell’Investimento Sostenibile e Responsabile, – “di conseguenza, le gestioni finanziarie che tengono conto degli aspetti ambientali, sociali e di governance offrono spesso rendimenti migliori o comunque riducono i rischi”.
L’appuntamento, organizzato dall’Associazione Forum per la Finanza Sostenibile, ha visto la partecipazione di accademici, aziende e politica. Le sfaccettature di riflessione sono molte. Si rileva innanzitutto la necessità di una reportistica attenta e puntuale: secondo Frank Figge, ricercatore della Euromed Marseille School , “il problema principale è rendere comprensibili e attendibili i dati contenuti nei report di sostenibilità. La questione urgente oggi è infatti garantire l’affidabilità dei dati e definire un sistema per dare un valore alla sostenibilità”. Matt Christensen, a capo del settore Investimenti Responsabili di Investment Managers commenta ottimista: “E’ arrivato il tempo del cambiamento. Stiamo vivendo una transizione che sembra accadere molto lentamente: ma anche per la diffusione del telefono c’è voluto del tempo, e così pure per internet; ma poi il cambiamento è avvenuto.”
Proprio la trasparenza delle informazioni è uno dei principi sanciti nella “Carta dell’Investimento Sostenibile e Responsabile della Finanza Italiana” scritta e firmata a quattro mani dall’Associazione Bancaria Italiana, dall’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici, Assogestioni e Federazione Banche, Assicurazioni e Finanza (FeBAF). Gli altri principi cardine della nuova Carta riguardano l’importanza dell’attenzione agli aspetti di carattere sociale, ambientali e di governance, auspicando anche analisi di carattere statistico sui rendimenti e i vantaggi di tipo economico di questa scelta di sostenibilità, e l‘ottica temporale di medio-lungo periodo: come sottolineato da Enrico Granata, Segretario Generale della FeBAF, “gli investimenti di medio-lungo termine sono quelli più funzionali a una sostenibilità e ad un’immissione di credito agli investimenti produttivi.”
Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini è intervenuto a conclusione dell’incontro, plaudendo alla nuova Carta e proponendosi come partner dell’iniziativa. Riportando l’argomento all’attualità, ha commentato con una riflessione sulle politiche adottate dal governo e sulle prossime scelte: “Un ostacolo è l’esigenza di mettere insieme il pareggio di bilancio, orientato al fiscal compact, e le politiche di spesa pubblica per la crescita, che tengano di conto di esigenze e risultati misurabili su un periodo più lungo.” Secondo il Ministro, “è interessante che l’ottica temporale sia uno dei punti centrali di questa carta.” Clini cita la Roadmap 2050 per la Low-Carbon Economy, che “necessariamente include investimenti iniziali molto ampi, ma con vantaggi di lungo termine più ampi della spesa iniziale. Se riuscissimo a implementare questo modo di operare anche nelle scelte strategiche sarebbe un passo avanti.”
Il segretario generale del Forum per la Finanza Sostenibile Davide Dal Maso conclude poi l’incontro annunciando il nuovo Premio per l’Investitore Istituzionale Sostenibile dell’Anno, con l’augurio che abbia molti partecipanti, a testimonianza di un crescente impegno delle istituzioni a scelte finanziarie più consapevoli e sostenibili.

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