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Gli incendi sono un problema che affliggono la maggior parte del globo durante i periodi estivi. Quest’anno la sorte peggiore è toccata all’Australia la quale, a seguito di incendi appiccati spesso con dolo, ha bruciato per mesi. A farne maggiormente le spese, oltre alla flora locale, sono stati gli animali. Si stima che circa 500 milioni di animali siano morti a causa delle fiamme. Visto che la fauna australiana è composta da creature uniche al mondo, in quanto si sono evolute separatamente nell’isola, si teme che gli incendi abbiano comportato l’estinzione di almeno una specie. La specie in questione è un marsupiale endemico, simile ad un topo che abita solo in un’area all’estremità occidentale dell’isola, completamente distrutta dalle fiamme. A rischio sarebbero anche i koala, si stima infatti che ne siano morti almeno 25.000 esemplari e i koala australiani sono gli unici al mondo non effetti da clamidia, un’infezione batterica simile all’hiv. 31 le morti tra le persone e i danni dal punto di vista economico sono incalcolabili.

Nonostante in Europa queste notizie siano passate un po’ in sordina, sono molte le aziende che hanno lanciato iniziative per cercare di sensibilizzare la popolazione e aiutare l’Australia. Tra le varie azioni promosse, alcune aziende hanno lanciato prodotti in edizione limitata, il cui ricavato è stato devoluto a favore dell’Australia. Lush, ad esempio, ha lanciato un sapone a forma di koala il cui ricavato verrà devoluto al Bush Animal Fund per aiutare i gruppi di salvataggio degli animali mentre Balenciaga ha lanciato delle felpe e delle t-shirt con disegnato un cucciolo di koala e i ricavi delle vendite saranno devoluti per la lotta agli incendi.

Il gruppo Kering ha donato oltre un milione di dollari australiani ad organizzazioni locali di soccorso e Kfc Australia ha devoluto 700 mila dollari alla croce rossa per far fronte al disastro. Unilever Australia invece elargirà beni primari ma anche prodotti per la pulizia a coloro che sono rimasti senza casa e si è impegnata ad aiutare i propri partner commerciali in loco che hanno subito danni.

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