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C’è una festa più triste di quella, dalla fama ormai planetaria, della piccola Avery Strong, 3 anni, rimasta sola a spegnere le candeline perché nessuno dei suoi amichetti si è presentato?

Sì, c’è.

Ed è il «Gateway Gala», un concerto indetto martedì sera dalla Commissione europea per «attirare l’interesse dei giovani tra i 18 e i 35 anni» sul Global Gateway, un piano di investimenti esteri da 300 miliardi che per molti osservatori è una risposta europea alla «Via della Seta».

Si sono presentati in 6, di cui due giornalisti, su migliaia di possibili invitati, tra cui già appena 44 avevano perlomeno guardato il video di invito (pochissimo europeo: mostrava una festa danzante in una spiaggia tropicale).

Tristezza doppia perché questa «festa» si è tenuta sul metaverso: la Commissione europea ha stanziato recentemente 378 mila euro per stabilire una presenza ufficiale su questa «realtà parallela», e così farsi conoscere dai giovani che «normalmente non sono esposti alle nostre comunicazioni».

L’idea è venuta a Journee, un’agenzia di «costruzione di spazi digitali» a sua volta reclutata da un’agenzia che ha vinto l’appalto della Commissione.

Tra gli intervenuti, il giornalista Vince Chadwick, che si fa beffe sul sito Politico del party più triste d’Europa.

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